Secondo una recente analisi americana e´ venuto fuori come il consumo quotidiano di i succhi di frutta non sia alla lunga, ma anche nel breve e medio termine, particolarmente adatto alla dieta. Inteso come regime alimentare di base, ma anche come strumento per dimagrire. Non solo.
Secondo alcune valutazioni a corollario di queste analisi, di base, bere i succhi di frutta non sarebbe neppure meglio del consumare bevande gassate. Perche´ succede? Tutta colpa degli zuccheri nascosti.
Zuccheri nascosti e la dieta proprio non va
State facendo una dieta, magari anche rigorosa e non vedere alcun effetto? Ebbene, occhio, perche´ la colpa potrebbe essere attribuita ad un insospettabile, il succo di frutta In particolare la ragione sarebbe da far ricadere negli zuccheri nascosti ma tuttavia molto attivi, all’interno degli alimenti. In barba alle diete, appunto.
Un team di ricercatori composto dalle università di Atlanta e New York , ha studiato il consumo di bevande zuccherate e succhi di frutta su un campione di 13mila adulti americani. Ebbene, dopo 6 anni, si sono riscontrati diversi elementi: i decessi sono stati molti (1.000 morti per varie cause legate e 168 provocate da malattie coronariche, con dati che possono allarmare.
Chi ha infatti bevuto la media di 350 ml di succo di frutta, e´ andato incontro ad una percentuale di mortalita´ maggiore (24%) rispetto a chi invece consumava ogni giorno bevande zuccherate (11%). Ovvio, non è possibile ratificare a livello scientifico una relazione diretta fra succo di frutta e la malattia coronarica: ma rappresenta un indizio da non trascurare. Quindi, cosa possiamo fare?
Basti pensare ai bambini piccoli: non a caso i pediatri dicono di non dare succhi di frutta ai bambini, non prima di una certa eta´ e, comunque, dopo averne analizzato il quadro clinico complessivo. Perche´, in effetti, molto del benessere delle persone puo´ essere messo a repentaglio dagli zuccheri nascosti.
Negli Usa in tal senso si sta provando a ridurre il consumo di bevande gassate e cibi zuccherati, sensibilizzando i cittadini tramite una maggiore tassazione di questi elementi. Non e´ detto che la proposta, avanzata da qualche riflessione a corollario del test di cui sopra, e relativa a fare altrettanto con la frutta, possa piacere a chi ne ha il proprio business. E, dopotutto, si tratta di elementi naturali. Un uso piu´ moderato, pero´, non fara´ certo gridare allo scandalo.