(Adnkronos) – “Nel 2022 per una serie di eventi si preannuncia una tempesta perfetta”. E’ quanto ha evidenziato il presidente di Unaitalia, Antonio Forlini, aprendo i lavori dell’assemblea della associazione che rappresenta il 90% della produzione avicola nazionale. “Ci eravamo illusi che il 2022 sarebbe stato l’anno del post pandemia e che saremmo tornati alla normalità, con meno consumi domestici, più legati al fuori casa, anche se viene confermata la ripresa del turismo”.
Tra i vari fattori che preoccupano la filiera avicola c’è il fatto nuovo che “la Cina, che generalmente assorbe il 25% dei raccolti di mais grano e soia, oggi ha stoccato il 65% delle scorte mondiali di questi cereali, non sappiamo cosa ci farà, certo è che c’è uno stock materie prime mai avute prima nel passato in Cina” ha osservato Forlini aggiungendo che “per via dei cambiamenti climatici le scorte sono ai minimi storici, e quindi il futuro non sarà facile per l’approvvigionamento di materie prime”. Altro problema dell’avicoltura italiana ha riguardato nell’anno passato “la più grave epidemia di influenza aviaria che ha dimezzato la produzione di tacchino e ha messo in forte difficoltà le nostre aziende”.