E’ ancora tutto fermo nel capo delle ipotesi ‘ma’, qualora la situazione contagi in Italia dovete indurre il governo a ripristinare i colori per regioni e province autonome, queste ultime si rivolgerebbero all’esecutivo, proponendo come alternativa ai costosi – in termini economici – restringimenti, regole ferree per i non vaccinati.
Lo ribadisce il governatore ligure: ”Non vorrei riparlare di chiusure ma se qualcuno deve essere convinto sono coloro che non si sono vaccinati, se le misure devono essere prese devono essere prese solo per i non vaccinati e non certo per chi ha fatto fino in fondo il suo dovere’‘.
Come spiega ancora Giovanni Toti, ”Ero al telefono con Fedriga. Quello che deve essere chiaro a tutti è che chiederemo come Regioni che le misure restrittive legate alle fasce di colore, se devono valere per qualcuno, valgano per le persone che non hanno fatto il vaccino e non per le persone che lo hanno correttamente fatto”.
Concorde anche il presidente della Regione Lombardia, secondo cui “non va disperso lo straordinario risultato raggiunto, e anzi, va valorizzato l’atteggiamento degli oltre 8 milioni di Lombardi che hanno con convinzione e senso di responsabilità aderito alla vaccinazione. Non possiamo pensare a restrizioni per questi cittadini che hanno dimostrato fiducia, consapevolezza e senso del bene comune”.
In Lombardia, prosegue Fontana, “la campagna vaccinale ha ottenuto eccellenti risultati, trainando, con un sesto della popolazione, anche il dato nazionale. Certo non dobbiamo fermarci, dobbiamo insistere e convincere i cittadini a completare il ciclo vaccinale con la terza dose”.
Attenzione perché questa – per certi versi ‘legittima’, sempre in termini economici – presa di posizione, non è soltanto ad appannaggio dei governatori del Nord ma, è condivisa anche da quelli del Sud. Come afferma infatti Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, “Concordo con il presidente Fedriga e con il presidente Toti, se si dovessero rendere necessarie nuove restrizioni, il vero gradone è, a mio avviso, rappresentato dalla cosiddetta zona arancione – ‘queste dovrebbero coinvolgere esclusivamente coloro che non si sono vaccinati“.
Anche Occhiuto sta bene attento affinché le eventuali restrizioni non finiscano per danneggiare la maggioranza degli italiani ha dato fiducia alla scienza e con senso di responsabilità nei confronti della comunità si è sottoposta al vaccinoe i ‘cittadini virtuosi’: ”La stragrande. Non sarebbe giusto far pagare a questa maggioranza la scelta incomprensibile di una minoranza”.
Max