Novanta minuti, tanti sono ‘bastati’ alla cabina di Regia terminata poco fa, per convincersi che, inevitabilmente, a fronte dei 22.409 nuovi contagi e 332 decessi maturati nelle ultime 24 ore, occorre una ‘stretta’.
In realtà una decisione vera e propria non è stata ancora presa perché il premier, Brusaferro (Iss), e Locatelli (Css), ed i componenti del Cts si sono più che altro dedicati a discutere ed analizzare i dati in merito alla situazione epidemiologica del Coronavirus.
Da canto suo il Comitato Tecnico Scientifico ha avanzato le sue proposte che, come risaputo, ‘tenderebbero’ ad un lockdown generale. Tuttavia, in un clima di confronto piuttosto sereno, si è convenuto all’ipotesi molto più papabile di prodursi in un ‘giro di vite’ da applicare nel Paese nei weekend.
In tal senso diviene dunque ‘decisiva’ la giornata di domani, quando il monitoraggio settimanale rivelerà i nuovi dati relativi alla diffusione dei contagi – soprattutto ad opera delle varianti – che saranno esaminati con le Regioni e le Province autonome.
In merito alla stretta nei weekend (zona rossa), ed una ‘zona gialla rafforzata’ con misure e restrizioni più dure rispetto a quelle inserite nel nuovo Dpcm di marzo, fonti interne hanno riferito che “stiamo ancora valutando, anche perché alcuni dati sono attesi nelle prossime ore“, spiega una fonte presente al tavolo di confronto.
Sarà dunque il Consiglio dei ministri previsto per venerdì prossimo a valutare l’adozione delle eventuali nuove misure.
Max