“Oggi ci sono alcune Regioni in rosso, non escludo che ce ne possano essere altre nei prossimi giorni. Questo dipende dai dati del monitoraggio di ogni settimana”.
Così il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, in merito alla situazione contagi Covid nel Paese.
In particolare, fra le regioni che potrebbero ‘retrocedere’ di colore, sotto la lente c’è la Puglia il cui destino, come spiega il ministro, “dipende dai dati. Fa bene Emiliano a chiedere restrizioni e essere rigoroso. Se lo chiede per due province, se ci sono le condizioni, ha senso chiederlo per tutta la regione nella prima fase. Ma aspettiamo i dati”.
Per il resto, sull’attuale ‘colorazione’ delle regioni non c’è altro da aggiungere, ha concluso Boccia: “Fino al 3 dicembre non è in discussione”.
Dal canto suo Sandra Zampa, sottosegretario del ministero della Salute, intervistata da Sky Tg24 rispetto alla situazione della varie regioni ha spiegato che “Abbiamo bisogno ancora di 10 giorni per capire, stiamo andando nella direzione giusta, ma non siamo al traguardo per dire se abbiamo ottenuto una riduzione. Finché i numeri non saranno chiari non possiamo fare previsioni. Se i dati lo permetteranno, si farà tutto quello che è possibile per alleggerire le restrizioni. Con un’avvertenza: un controllo fermissimo perché non possiamo immaginare la ripresa dei focolai e dei contagi”.
Riguardo poi la questione ‘parametri’ rispetto al monitoraggio della situazione attraverso 21 criteri, la Zampa è stata categorica: “Qui non c’è da cedere niente, occorre provare se esiste una possibile risposta scientifica che tenga conto delle obiezioni delle Regioni. Se oggi i presidenti, che contestato i 21 criteri condivisi con loro in una cabina di regia e attivi da mesi, porteranno queste prove di efficacia sarà l’Iss, con il presidente Brusaferro, a verificare. Se ci sarà l’efficacia sicuramente potranno essere accolte le obiezioni delle Regioni”.
Max