ZONA ROSSA – Val D’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, PA Trento, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Campania, Puglia, e Calabria.
ZONA ARANCIONE – Liguria, PA Bolzano, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise. Basilicata, Sicilia, e Sardegna.
ZONA GIALLA E ZONA BIANCA – Nessuna.
Eccola dunque la ‘discutibile’ nuova mappatura del Paese, alla luce dei dati forniti alla Cabina di regia dal report stilato dal monitoraggio settimanale stilato dell’Iss e dal ministero della Salute. Da lunedì prossimo, il 29 marzo, con la zona rossa, per Toscana, Calabria e Val d’Aosta scatteranno nuove regole e divieti per la scuola, spostamenti ‘difficili’, e chiusure per quei pochi negozi che erano rimasti aperti in zona arancione.
Ministero della Salute: “In serata il ministro Speranza firmerà le nuove ordinanze”
Come ha informato poco fa il ministero della Salute, “il ministro Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia Covid-19, firmerà in serata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedì 29 marzo. Per le restanti Regioni la situazione non cambia: sono in vigore le precedenti ordinanze o sono rinnovate quelle in scadenza”.
Lombardia, Emilia, Veneto, Val D’Aosta e Puglia in rosso non sorprendono
Dicevamo le ‘novità’. Intanto – oltre 5mila contagi nelle ultime 24 ore – almeno fino al week-end di Pasqua, la Lombardia resterà zona rossa. Dopo entreranno però in vigore le regole del decreto legge dello scorso 13 marzo, che implicherà maggiori e dure restrizioni per tutto il Paese. Rosse anche Emilia Romagna e Veneto, ma la Puglia dovrà subire fino al 6 aprile il ‘rafforzamento, che prevede misure, ì molto più rigide. Stessa cosa anche per la Valle d’Aosta, rossa già dal prossimo weekend, con il divieto agli spostamenti fra Comuni, esclusi i motivi d’urgenza o necessità. Mentre non è previsto invece alcun provvedimento restrittivo rispetto alla scuola rispetto ad ora.
Lazio ‘miracolato’ dalla cabina di regia. Zingaretti ‘gongola’, ma speriamo bene…
Più che di novità, sarebbe invece il caso di parlare di sorprese, vedendo il Lazio passare in arancione nonostante una situazione comunque preoccupante (basta vedere anche i dati di oggi). Tuttavia, quasi avesse vinto la Champions, via Twitter il governatore Zingaretti ‘gongola’: ”Bene il Lazio che torna zona arancione. Un altro risultato di tutta la nostra comunità. Teniamo alta la guardia per uscire dal tunnel con i vaccini e mantenendo sotto controllo la curva dei contagi“. Un entusiasmo che, sperando vivamente di sbagliarci, del quale il presidente regionale auspichiamo non abbia presto a che pentirsene, vista l’attuale situazione.
Abruzzo ancora in arancione ma in continuo miglioramento: l’Rt è ora sceso a 0,87
Non cambia nulla invece per l’Abruzzo che, per effetto del Decreto Draghi, resta arancione, e confortato dai dati positivi emersi per la seconda settimana consecutiva, con l’Rt che è sceso a 0,87.
In Sicilia ancora arancione ma con diversi comuni trasformati in ‘aree rosse’
Pur rimanendo in arancione, la Sicilia vede l’istituzione di quattro nuove ‘zone rosse’, in seguito alla specifica ordinanza firmata dal governatore Nello Musumeci. Dunque Centirupe (Enna), ed i comuni di Comitini, Racalmuto e Siculiana (Agrigento), resteranno chiusi fino al 6 aprile compreso, così come Caltavuturo e San Mauro Castelverde, nel palermitano. Inoltre, sempre in Sicilia, dal 29 marzo al 31 marzo rimaranno chiuse le scuole nel Comune di Biancavilla (Catania), per effetto di una precedente ordinanza, che inizialmente aveva compreso anche il comune di Casteltermini (Agrigento).
Max