Solo cinque zone in arancione, il resto dell’Italia si è tinto di giallo. Da oggi, lunedì primo febbraio, scatta la nuova classificazione che vede l’alleggerimento delle misure restrittive per la maggior parte delle regioni italiane. Ma cosa si può fare in zona gialla? E quali sono le regole da seguire? Spostamenti, negozi, ristoranti e musei: vediamo cosa cambia rispetto alle zone arancioni e rosse.
Rimane il divieto di spostamenti, se non comprovati da valide ragioni, dalle 22 alle 5 del mattino. E’ consentito spostarsi tra le ore 5.00 e le ore 22.00, all’interno della propria Regione o Provincia autonoma, nel rispetto delle specifiche restrizioni introdotte per gli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate – si legge nelle FAQ messe a disposizione del Governo – Dal 16 febbraio al 5 marzo gli spostamenti tornano invece ad essere consentiti da e per tutte le regioni ubicate in area gialla (salva l’eventuale sopravvenienza di nuove disposizioni limitative). Gli spostamenti verso altre Regioni o Province autonome sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
La novità è rappresentata dall’apertura di musei e altri luoghi della cultura. Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura – si legge ancora nelle FAQ – è assicurato, dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi, con modalità di fruizione contingentata e nel rispetto delle misure anti-Covid. Alle stesse condizioni sono aperte al pubblico anche le mostre.
Riaprono anche bar e ristoranti. In zona gialla, infatti, è possibile consumare cibi e bevande all’interno dei bar, dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione, dalle 5.00 alle 18.00. Negli stessi orari è consentita senza restrizioni la vendita con asporto di cibi e bevande. La vendita con asporto è possibile anche dalle 18.00 alle 22.00, ma è vietata in tali orari ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Per quanto riguarda i centri commerciali invece sono aperti solo nei giorni feriali.