Mezza Italia in zona gialla da oggi. Altre 4 Regioni infatti – Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia – da oggi 3 gennaio lasciano la bianca dopo Liguria, Marche, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Calabria, province autonome di Trento e Bolzano.
Il passaggio dalla zona bianca alla gialla scatta al raggiungimento di tre parametri: incidenza settimanale dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti uguale o superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri nei reparti ordinari al 15% e quello nelle terapie intensive al 10%. Mentre per quanto riguarda la zona arancione scatta quando l’incidenza sfora i 150 casi per 100mila abitanti, la percentuale di posti letto nelle terapie intensive va oltre il 20% e il tasso di ricoveri in area medica supera il 30%.
Zona gialla, regole
Con le nuove misure imposte dal governo e valide fino al 31 gennaio 2022 tra zona bianca e gialla ci sono poche differenze. Una delle principali differenze tra queste due zone fino a ora era l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. Con l’ultimo decreto del governo è stato però stabilito di estendere questa misura. L’uso della mascherina è stato ‘rinforzato’ in tutta Italia visto che per accedere a mezzi pubblici, treni, aerei, cinema, teatri è necessario indossare la Ffp2. E questo fino al termine dello stato di emergenza, che al momento è fissato al 31 marzo.
Alcune Regioni pur essendo in giallo stanno già adottando misure più restrittive relativamente ad alcune specifiche aree dei territori. L’ultima in ordine di tempo è la Calabria. Un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ha stabilito che fino al 9 gennaio 2022 passeranno in ‘zona arancione’ i Comuni di Campo Calabro, Cinquefrondi, Ferruzzano, Galatro, Laureana di Borrello, Melicucco, Rizziconi, Roghudi, Rosarno, San Roberto e Taurianova, tutti nella provincia di Reggio Calabria.
In Sicilia altri tre Comuni dal 31 dicembre 2021 sono in zona arancione. Si tratta di Caronia e Santa Lucia del Mela, nel Messinese, e il Comune di Ribera, nell’Agrigentino. Il provvedimento è in vigore fino a mercoledì 12 gennaio (compreso). La stessa ordinanza ha disposto la proroga della zona arancione sino a mercoledì 5 gennaio (compreso) per i Comuni di Barcellona Pozzo di Gotto e Gualtieri Sicaminò, nel Messinese. Le misure restrittive antiCovid sono attualmente in vigore anche in altri otto Comuni: fino al 5 gennaio a Gravina di Catania, Marianopoli (Caltanissetta), Terme Vigliatore e Scaletta Zanclea (Messina). L’ordinanza ha inoltre disposto la proroga dell’efficacia di alcune misure adottate in precedenza, come l’esecuzione di un tampone in porti e aeroporti dell’Isola per chi arriva da Malta, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Usa, Germania, Regno Unito, Sudafrica, Botswana, Hong Kong, Israele, Egitto e Turchia.
Fino alla cessazione dello stato di emergenza, il decreto Natale prevede inoltre l’estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato – per vaccinati o guariti – alla ristorazione per il consumo anche al banco in bar e ristoranti. Dal 10 gennaio 2022 il Green pass rafforzato sarà esteso ad altre attività: al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra; musei e mostre; al chiuso per i centri benessere; centri termali (salvo che per i livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche); parchi tematici e di divertimento; al chiuso per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia); sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; alberghi e altre strutture ricettive compresi i servizi di ristorazione prestati all’interno degli stessi anche se riservati ai clienti ivi alloggiati; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all’aperto; mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale.
E’ stato inoltre stabilito che fino al 31 gennaio 2022 sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto; saranno chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste comunque denominati, aperti al pubblico.
Gli spostamenti con mezzi propri sono liberi in zona bianca così come nella gialla, le cose cambiano in zona arancione dove ci si può spostare sia in altri comuni della stessa regione che in altre regioni solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune. Ok invece agli spostamenti da comuni di massimo 5.000 abitanti, verso altri comuni entro i 30 km, eccetto il capoluogo di provincia.