L’Italia si sveglia di giallo, con le misure meno restrittive attive in quasi tutto il territorio. A partire da oggi, lunedì 8 febbraio, sono 17 le regioni gialle, in base ai report dell’Istituto superiore di sanità che fissa l’indice Rt a 0.84. Tre le regioni in arancione: Puglia, Sicilia, Umbria. Nessuna in bianco, mentre solo la Provincia Autonoma di Bolzano è in rosso a seguito di un’ordinanza regionale.
Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto: queste le regioni sottoposte alle misure restrittive meno rigide, all’interno delle quali, però, sono state già istituite delle micro zone rosse per alcuni comuni.
Comuni in rosso – In Toscana l’area di Chiusi nel senese sarà “in rosso” per una settimana a causa della presenza di casi di variante brasiliana e sudafricana. Anche in Abruzzo l’area di Tocco da Casauria sarà in rosso, così come Tortorici nel messinese, in Sicilia.
Anche in alcune regioni arancioni sono state istituite micro zone rosse: in Umbria, nei comuni della Provincia di Perugia e in quelli di Amelia, Attigliano, Calvi dell’Umbria, Lugnano in Teverina, Montegabbione e San Venanzo della Provincia di Terni, saranno applicate le misure restrittive fino al prossimo 21 febbraio.