Dunque, dopo i mesi bui delle ‘chiusa’ in casa, del terrore, il nostro Paese continua a dipingersi di bianco. Un lento virare dal rosso scuro al più rassicurante colore del latte, che lunedì abbraccerà anche l’Abruzzo, la Liguria, l’Umbria ed il Veneto. Un benvenuti in zona bianca, che significa addio al coprifuoco, nuove riaperture e, finalmente (commercialmente parlando), regole più ‘permissive’ per i ristoranti, che a parte le 6 persone al tavolo al chiuso – ‘per ora’ – non avranno invece più limiti per esercitare l’attività all’aperto.
Queste quattro regioni andranno così ad unirsi alle altre 3 (Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia), inserite nella zona bianca dallo scorso 31 maggio.
Ricordiamo che attualmente, il resto delle regioni è in zona gialla anche se (dati permettendo), dalle successive, ogni inizio di settimana segnerà il passaggio in bianco di altre.
Ad esempio, con molta probabilità, vista la continuità positiva degli ultimi 15 giorni – con l’Rt e le presenze ospedaliere al ribasso, sotto la soglia critica – molto probabilmente passeranno in bianco anche la Lombardia, il Lazio, l’Emilia Romagna, il Piemonte, la Puglia e la provincia di Trento.
Come ha infatti commentato, di fronte all’evidente miglioramento della situazione, Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, “Siamo di fronte ad uno scenario di progressiva decrescita dell’infezione. Se questo trend dell’incidenza continua, a metà giugno quasi tutta l’Italia sarà in zona bianca”.
Max