Se da una parte la Politica si tira a lucido in vista delle sempre più vicine europee, cè anche chi, con ragionevole lungimiranza si sta attrezzando per la corsa interna che secondo molti potrebbe non tardare ad arrivare.
E il caso ad esempio del nuovo Pd targato Zingaretti il quale, non senza evidenti difficoltà, ha iniziato unopera di riconciliazione con quei settori un tempo roccaforti del partito, e poi dimenticate in una fase di presunta rottamazione culminata nel cannibalismo.
Dunque ritrovare lamicizia della cosiddetta Triplice era sicuramente tra le priorità dellagenda stilata a nuovo in quel del Nazareno.
Siamo in una fase in cui è quasi come se il Governo non ci fosse
Ed ascoltare gli esiti dellatteso incontro tenuto con Cgil, Cisl, Uil, quello che ne esce è un segretario maggiormente rinforzato e sicuro nellesprimere il proprio pensiero: “Siamo in una fase in cui è quasi come se il Governo non ci fosse – ha esordito Zingaretti nel corso della conferenza stampa – Rappresenta la funzione del governo ma è insensibile alla realtà. Parlano i membri del Governo ma non cè un Governo che agisce su alcun punto dellagenda del Paese. Come ha detto Juncker il Paese precipita ma nessuno se ne preoccupa”.
A fargli eco Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, la quale, ha tenuto subito ad annunciare che quello con i vertici del Pd è stato “Un buon incontro, il primo con il nuovo segretario del Pd e il gruppo dirigente”.
Riguardo poi ai contenuti affrontati, la Furlan ha indicato “la centralità del lavoro. Abbiamo riscontrato attenzione, su certe questioni anche condivisione. Abbiamo dato la nostra reciproca disponibilità a confrontarci su questioni prioritarie a partire dalla situazione economica del Paese condividendo il senso del lavoro e la necessità degli investimenti per sostenere la crescita.
Chiari segnali di unità dintenti di cui avremo sicuramente a breve dimostrazione
Max