“La responsabilità nazionale in una democrazia sta nel compito della politica di dare risposte alle aspettative e alle richieste delle persone. Il Paese ha bisogno di risposte. E ne ha bisogno in fretta”. Un refrain, questo ribadito poco fa dal segretario Pd, Nicola Zingaretti, che in questi giorni, a turno, ha ripetuto ciascun rappresentante politico italiano. Il problema poi, come stiamo vedendo, e nei fatti. Dunque, come vedremo, anche Zingaretti è ‘pronto a tutto’, per poi in realtà non essere affatto. Un po’ come, all’opposto Salvini. L’uno è infatti disposto anche ad aggregare una maggioranza di larghe intese… ma senza l’altro. Di fatto una soluzione molto complicata.
Zingaretti: “Proporrò a Mattarella di incaricare Conte a dare vita a u nuovo governo”
Dunque, anche per questo, il Pd si è prefisso come ‘prima scelta’, quella di riuscire a rimettere Conte in carreggiata così da garantirsi ancora un posto di primo piano. Non a caso, raffrontandosi in Direzione con i suoi, prima di salire sul Colle, il segretario dem ha ripetuto: ”Condividiamo e sosteniamo, e su questo chiedo un mandato alla direzione, l’ipotesi di proporre al Presidente Mattarella un incarico al Presidente Conte per dare vita a un governo raccogliendo il suo appello nella direzione della responsabilità nazionale. Un Governo che possa contare su un’ampia base parlamentare”. Infatti, puntuale, ecco l’ennesimo appello ”alla responsabilità fatto dal presidente Conte a sostenere un governo di stampo europeista e che affronti le sfide che abbiamo davanti ha ottenuto la fiducia dei due rami del parlamento senza il voto dei parlamentari di Italia Viva. Una maggioranza assoluta alla Camera e 157 voti al Senato, solo 4 voti in meno della maggioranza assoluta. Una conferma che negli attuali equilibri parlamentari figli della sconfitta del 2018 Conte, indicato ad agosto dal partito di maggioranza relativa, rappresenta nelle forze politiche un punto di equilibrio credibile”.
Zingareti: “Costituiamo attorno a Conte un nuovo governo con ampia base parlamentare”
Insomma, alla fine Zingaretti non intende affatto ‘mediare’ con tutte le forze del Paese per il Paese ma, piuttosto, continua: ”Proviamo a costituire attorno a Conte un nuovo governo con ampia base parlamentare, Conte che ha governato con noi , che ha ricollocato grazie soprattutto all’alleanza con il Partito Democratico sul binario giusto l’Italia con il suo rapporto con l’Europa e con il mondo, che è un punto di equilibrio non solo nel rapporto con il Movimento 5 stelle che sapevano fin dall’inizio difficile ma che alla fine ha compiuto dei passi in avanti importanti, che è considerato da una grande parte dell’opinione pubblica un risorsa importante, e che sarebbe non solo ingiusto, ma irrealistico e avventuroso cambiare”.
Zingaretti: “Puntiamo a un nuovo governo europeista con componenti liberal-socialiste”
Dunque, rimarca il governatore del Lazio, “dobbiamo tentare fino all’ultimo di realizzare questo governo, di impegnare ogni nostro sforzo per conseguire questo risultato e per superare insufficienze, ritardi, difficoltà che abbiamo avuto, come ha ricordato lo stesso Conte, in un confronto solidale, franco ma mai distruttivo è un nostro imprescindibile dovere. Dunque – conclude ‘avvertendo’ tra le righe Renzi, che sicuramente se la ride – proviamo e puntiamo a dar vita a un nuovo governo con ampia base parlamentare, al riparo dai ricatti e da azioni improvvise dei singoli partiti, di stampo profondamente europeista, aperto alle componenti di ispirazione moderata liberale socialista“.
Insomma, semmai realmente vi fosse, in questi termini la tanto decantata costruttività di Zigaretti sembra andare in un solo senso, non prevedendo nessun ‘piano B’. Sempre che non sia anche per lui le elezioni…
Max