Se la Lega esce come assoluta vincitrice di questa tornata elettorale europea, alle spalle cè chi ottiene a sua volta un risultato forse insperato, sicuramente non previsto appieno. Il Pd di Zingaretti riparte dalle proprie ceneri, e supera il 20% ma soprattutto il Movimento 5 Stelle come seconda forza in Italia. “Il bipolarismo è tornato a essere centrato sulla forza del Pd” ha detto Nicola Zingaretti dopo le prime proiezioni nella notte, che presentavano una situazione in cui i dem erano secondo partito (come poi confermato).
Se tanti voti dei pentastellati sono andati a finire nel calderone della Lega, è pur vero che questo risultato dei dem implica una fuga di voti “gialli” anche verso questaltra direzione. “Grazie ai giovani che sono tornati e hanno guardato a questa lista unitaria come possibilità per aprire una strada nuova. Siamo molto soddisfatti, la scelta della lista unitaria si è rivelata vincente” ha commentato Zingaretti. “Il governo paralizzato già prima del voto esce ancora più fragile per divisioni interne. Noi ora, con coerenza, useremo la forza che ci viene da questo risultato per andare avanti sui contenuti e costruire un piano per l’Italia fondato su crescita, lavoro, sviluppo e eguaglianza sociale. Dobbiamo costruire una alternativa a Matteo Salvini che esce da queste elezione come leader di un governo immobile e pericoloso. Ci dobbiamo preparare a un voto politico, quando sarà il momento”. La sfida (per il momento improba) alla Lega è stata aperta.