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Zenit-Lazio, tra polemiche e assenze Inzaghi tenta il colpo in Russia

Non sarà una trasferta facile per la Lazio a San Pietroburgo. E non solo perché nel freddo russo dovrà affrontare uno Zenit da non sottovalutare. Ma soprattutto per gli strascichi che hanno portato i risultati del nuovo giro di tamponi effettuato prima della trasferta europea che hanno fermato ancora Immobile, Strakosha e Leiva.

I tre calciatori non hanno preso parte alla trasferta in Belgio contro il Bruges fermati dai valori ritenuti incompatibili allo svolgimento della gara da parte dell’Uefa. Erano però regolarmente a Torino nella partita contro i granata in campionato. Poi presenti anche alla rifinitura che anticipava la partenza per la Russia. Prima che il direttore sportivo Tare li avvertisse del sopraggiungere di problemi legati ai tamponi.

Tutti e tre sono rimasti a Roma, risultati positivi, come annunciato dalla Lazio stessa in un comunicato. Il club biancoceleste ha parlato anche di un clima di collaborazione con la Uefa per monitorare eventuali criticità dei test. Intanto la Procura Federale ha aperto un’inchiesta per far luce sull’intricata vicenda.

In mezzo ai due fuochi c’è una squadra volata in Russia per affrontare lo Zenit di San Pietroburgo nella terza partita del girone di Champions League. Una vittoria significherebbe fare un passo deciso vero il passaggio del turno. Per riuscirci Inzaghi si affiderà all’inedita coppia d’attacco formata da Muriqi e Andreas Pereira.