Una risposta spiritosa, come suo costume, a termine però di un ragionamento volto ad esaltare il crescente entusiasmo radunatosi intorno alla Nazionale azzurra femminile (che ai mondiali francesi è giunta fino ai quarti), ed al calcio ‘in rosa’ in generale.
Ma andiamo per ordine, in occasione della premiazione della ‘Panchina d’Oro’, a Coverciano, avvicinato dai giornalisti per avere un commento circa l’esplosione del calcio femminile nel nostro Paese, Zdenek Zeman ha affermato: “Certamente il calcio femminile oggi è in grande sviluppo in Italia. Ho visto la partecipazione dell’anno scorso al Mondiale. Speriamo vada sempre più avanti. In Italia c’è il problema del calcio maschile, le donne venivano sempre dietro nel calcio. Vediamo se il calcio femminile riuscirà a fare un passo in avanti. È un problema anche di cultura. Di solito in Italia le donne stanno in cucina. Non se questo è grave, certo è che i maschi devono mangiare“.
Una battuta simpatica, pronunciata senza malizia – e semmai a discapito degli uomini – che speriamo però non divenga il pretesto per l’ennesima ‘accusa di discriminazione’ o, peggio, di ‘sessismo’.
“Rigori alla Juve? Le partite vanno sempre giocate”
Tornando poi serio, l’apprezzato tecnico boemo è stato puntualmente chiamato (guarda caso) a commentare la vittoria della Juventus sulla Fiorentina ‘grazie’ anche ai due rigori e, soprattutto, sulle polemiche seguite. “Le ho sentite, ho visto anche la partita, e quelli dati alla Juve sono due rigori che si possono dare, lo hanno deciso gli arbitri ed il Var. Ripercussioni su Fiorentina e Commisso dopo suo sfogo? Non credo, tanto poi alla prossima partita la Fiorentina vince e non ci sono problemi. Prima chi si lamentava di più poi aveva dei vantaggi. Oggi penso che è difficile. La Var – ha aggiunto Zeman – se usata nei modi giusti, aiuta a decidere le cose. Tutti hanno dichiarato che la Juventus ha una rosa superiore alle altre, però poi le partite si devono sempre giocare, cominciano tutte da zero e chi ce ne ha di più, poi vince“. Quindi, concludendo, la puntuale stoccata: “Nel sistema calcio italiano il problema è che si parla sempre meno di calcio e si parla più di altre cose, cose economiche, dove si può guadagnare di più. Io penso che il calcio rimane sempre uno sport dove non si deve pensare a guadagnare – ha affermato – ma se fai lo sport bene si guadagna“.
Max