Un’ora e mezza di intervista video. Per la prima volta il presidente Zelensky parla ai media russi. L’autorità russa per i media Roskomnadzor aveva vietato alle testate dei giornalisti presenti all’intervista di pubblicarla, ma il portale Meduza l’ha mandata comunque online. Il presidente ucraino ha ribadito: “Vogliamo ridurre il più possibile il numero delle vittime, la durata della guerra, vogliamo che le truppe si ritirino nelle posizioni precedenti all’attacco”.
Zelensky ha proposto “un compromesso sulla difficile questione del Donbass”. Ma allo stesso tempo ha ribadito: “Non ci siederemo per niente al tavolo se tutto quello di cui vogliono parlare è demilitarizzazione o denazificazione, per sono cose incomprensibili”. L’obiettivo è trovare un compromesso che eviti l’escalation.
“Capisco che è impossibile obbligare la Russia a liberare totalmente i territori ucraini perché porterebbe la terza mondiale, lo comprendo perfettamente -ha detto Zelensky – ma dico che questo è un compromesso: tornino dove tutto è iniziato e cerchiamo di risolvere la difficile questione del Donbass”. Il presidente ucraino ha rivelato che pronto un nuovo scambio di prigionieri: “Si stanno preparando le liste, abbiamo i dati di tutti i militari catturati”.
Sulla situazione a Mariupol ha detto: “E’ una catastrofe umanitaria, perché è impossibile portare cibo, acqua medicine, i militari russi bombardano i convogli umanitari, uccidono gli autisti. La realtà è questa, la città è completamente bloccata dall’esercito russo, tutti gli ingressi e le uscite dalla città di Mariupol sono bloccate, il porto è minato”, conclude il presidente ucraino.