Procede con estrema difficoltà l’evacuazione dei civili ucraini da Mariupol. A confermarlo, nel consueto discorso notturno, il presidente Zelensky, che ha affermato: “Attualmente, le truppe russe non stanno rispettando gli accordi. Continuano massicci attacchi all’acciaieria Azovstal. Stanno cercando di prendere d’assalto il complesso”.
Nonostante questo più di cento persone sono state evacuate in una città vicina a Mariupol: “Finalmente abbiamo un risultato, il primo risultato della nostra operazione di evacuazione dall’Azovstal a Mariupol che stiamo organizzando da molto tempo. Ci sono voluti molti sforzi, lunghe trattative e varie mediazioni” e “156 persone, donne e bambini, sono arrivate a Zaporizhzhia”.
Il presidente ucraino ha ringraziato poi “tutti coloro da cui è dipeso il salvataggio di queste persone. Chi ha acconsentito e chi ha aiutato. Sono grato a tutti coloro che hanno assicurato il trasporto fisico di queste persone attraverso il corridoio umanitario. Naturalmente, continueremo a fare di tutto per far uscire tutta la nostra gente da Mariupol e Azovstal anche se è difficile”.
Le 156 persone evacuate dall’Azovstal, secondo Zelensky sono un passo avanti ma non ancora una vittoria “ma è già un risultato. E credo che ci sia una possibilità di salvare altra nostra gente”, Inoltre il presidente ha confermato che oggi, “se le condizioni di sicurezza lo permettono”, è previsto un nuovo corridoio umanitario da Mariupol verso Zaporizhizia.