“Ci stiamo preparando ad aumentare le nostre esportazioni di elettricità verso i consumatori nell’Unione Europea. Le nostre esportazioni ci consentono non solo di guadagnare valuta estera, ma anche di aiutare i nostri partner a resistere alla pressione energetica russa“.
Dopo mesi trascorsi a chiedere aiuti in armi a tutti i paesi occidentali, ieri sera nel suo discorso al paese, il presidente Zelensky ha invece annunciato di ‘voler essere lui a dare una mano all’Europa’: visto che a causa dei continui blocchi e riduzioni attuati dalla Russia, l’Europa si trova in difficoltà sotto il profilo energetico, l’Ucraina aumenterà quindi le esportazioni di elettricità verso la Ue.
Zelensky: “Faremo gradualmente dell’Ucraina uno dei garanti della sicurezza energetica europea”
Il numero uno di Kiev ha infatti spiegato che, nonostante la guerra, l’Ucraina è riuscita a collegare la sua rete al sistema europeo, e dunque: “Faremo gradualmente dell’Ucraina uno dei garanti della sicurezza energetica europea grazie alla nostra produzione nazionale di elettricità“.
Prima della guerra, metà del fabbisogno energetico dell’Ucraina dipendeva da Russia e Bielorussia mentre, l’altro 50%, dal nucleare
Oltre che fare affidamento sulle forniture della Russia e della Bielorussia, prima dello scorso 24 gennaio (giorno dell’invasione), circa il 50% del fabbisogno energetico dell’Ucraina derivava dall’energia nucleare. Poi, nel corso del confitto, le truppe russe hanno occupato l’impianto di Enerhodar, considerata la centrale nucleare, più grande dell’Ucraina. Così come, allo stesso modo, sono state ‘sequestrate’ la centrale idroelettrica sul fiume Dnipro, ed altre due centrali elettriche a carbone.
Max