Certo, a oggi, dopo 50 giorni di guerra, il prezzo fin qui pagato dall’Ucraina è carissimo. A parte le numerose vittime, anche fra ai civili, ci sono intere città – come Mariupol – praticamente rase al suolo.
Ed oggi, onde evitare in nascere qualsiasi fraintendimento circa la prossimità della resa, il presidente Zelensky, ha tenuto rimarcare che “Molti esperti prevedevano che l’Ucraina non avrebbe resistito più di una settimana se la Russia ci avesse invasi. Ma noi siamo riusciti a fermarli e allontanarli. La guerra non è ancora finita. E’ stato solo il primo round“. Poi ha aggiunto che “Putin e il suo esercito stanno cambiando strategia – dice Zelensky – Stanno aumentando le loro forze per colpire ancora più forte su Kharkiv e su tutto il Donbass, Mariupol inclusa”.
Dunque, avverte il numero uno ucraino “La Russia non intende fermarsi all’Ucraina, il prossimo passo logico è l’Europa. Perciò o l’Occidente ci aiuta a fermare la Russia adesso o Putin continuerà ad allargare il proprio impero russo uccidendo donne e bambini. L’ha già fatto a Mariupol, Kharkiv, Bucha”.
Poi, ha ribadito Zelemsky nel corso del videomessaggio pubblicato su Telegram, “per continuare a difendere eroicamente il mondo dall’aggressione russa, l’Ucraina ha bisogno di un elenco specifico di armi. Per tali motivi il paese fa appello ai cittadini di tutto il mondo affinché contribuiscano a trasmettere ai propri governi, alle amministrazioni presidenziali e ai leader dei propri Paesi le reali necessità dell’Ucraina, che contribuiranno a fermare la guerra”.
“Nello specifico – ha continuato Zelensky – abbiamo urgente bisogno di artiglieria pesante, mezzi corazzati pesanti, sistemi di difesa aerea e aerei“. Poi, nei particolari, il numero uno di Kiev ha elencato le armi di cui l’Ucraina ha bisogno: munizioni, lanciarazzi, sistemi di difesa antiaerea, carri armati e aerei da combattimento. “Chiediamo al mondo intero di unirsi e aiutarci a combattere questa crudele aggressione”, ha concluso Zelensky, lanciando una sorta di ‘slogan’: “Arma l’Ucraina adesso, per sconfiggere insieme questo male“.
Max