Stamane attraverso diversi canali social, il presidente Zelensky ha postato alcune immagini scattate nella regione di Kherson, dove è giunto sorpresa, per testimoniarne ‘il ritorno’ sotto autorità ucraina.
Poche ore prima, diramando il suo discorso notturno al paese, il presidente ucraino aveva affermato che “Nella regione di Kherson l’esercito russo si è lasciato alle spalle le stesse atrocità compiute in altre regioni del nostro paese dove è stato in grado di entrare” dunque, ha poi assicurato, “troveremo e consegneremo alla giustizia ogni assassino. Senza dubbio“.
Soltanto nell’area di Kherson, ha poi informato ancora Zelensky, l’intelligence di Kiev avrebbe individuato qualcosa come 400 crimini di guerra, che le truppe di Mosca avrebbero consumato nel corso del loro ritiro. Racconti che però il Cremlino nega, affermando che nessun soldato russo ha mai aperto il fuoco contro civili inermi. Intanto è stato riferito che, ripristinato il controllo del territorio, le autorità ucraine hanno imposto il coprifuoco notturno, limitando al tempo stesso spostmenti e i viaggi dentro e fuori Kherson.
Ad ogni modo, la visita, e soprattutto le affermazioni del presidente Zelensky – di aver ripreso il controllo dell’area di Kherson – non sono andate giù al Cremlino che, poco fa, attraverso il portavoce, Peskov, ha replicato: “Lasceremo questa notizia senza commento. Lo sapete, questo è territorio della Federazione russa”.
Max