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Zelensky ‘aizza’ l’Onu chiedendo “un tribunale modello Norimberga sui crimini di guerra” e l’espulsione della Russia. Nulla sui negoziati

Purtroppo le cronache di guerra non raccontano certo di fiori di campo o di pacche sulle spalle, dunque – per quanto indegne e vergognose – le storie di soprusi e violenze, sono da sempre una costante di ogni conflitto. Certo, nel caso specifico, in questi giorni ne abbiamo sentite e viste anche troppe. Fermo restando che, per onore di cronaca, tutto ciò che ci arriva dall’Ucraina è frutto degli inviati delle agenzie di stampa internazionali inviati su luogo, non possiamo certo noi confermare o smentire quanto riportato dalle cronache di guerra.

L’Onu si trova oggi a dover affrontare le conseguenze di una questione, come quella del Dombass, a suo tempo ‘snobbata’

Allo stesso modo, se da una parte condanniamo l’uso delle armi da parte della Russia, dall’altra non possiamo però non notare quanto e come, il presidente Zelemsky continui a gettare benzina sul fuoco, fomentando i suoi a combattere, e rinfacciando all’Europa (e probabilmente non ha tutti i torti), il lungo ‘silenzio’ attuato dal 2014. Una data oggi lontana, che probabilmente avrebbe invece potuto far si che – complice l’Onu – la questione del Dombass potesse essere gestita in tutt’altro modo. Premesso quindi che l’Occidente a tutto è disponibile, meno che a ricorrere alle armi (e ci mancherebbe pure), ormai è tardi, e l’unica certezza che pervade tutti noi, è che si giunga ad un negoziato quanto prima, senza dover assistere a questa infinta e crudele ‘altalena’ per molti mesi ancora 

Zelensky: “Le forze della Russia stanno attuando nei territori occupati dell’Ucraina azioni terroristiche”

Ed oggi, in video-collegamento con il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il presidente  Volodymyr Zelensky ha abbandonato la richiesta (impossibile) della ‘no Fly zone’ e l’invio di aerei, spingendo invece sui “crimini di guerra” perpretrati dalle truppe di Mosca nella regione. Dunque, ha affermato il presidente ucraino, “Le forze della Russia stanno attuando nei territori occupati dell’Ucraina azioni terroristiche: le persone sono state buttate nei pozzi, civili sono stati schiacciati dai carri armati, ad altri sono stati strappati gli arti, donne sono state violentate e uccise davanti ai loro figli”. Il tutto accompagnato da un video raccapricciante, con cadaveri martoriati, corpi carbonizzati, e diversi morti con le mani legate dietro alla schiena.

Zelensky chiede un apposito tribunale “sul modello di Norimberga per giudicare i responsabili dei crimini commessi dai russi”

Insomma “crimini di guerra”, per i quali Zelensky ha proposto la costituzione di un apposito tribunale “sul modello di Norimberga per giudicare i responsabili dei crimini commessi nel Paese. I generali russi che danno gli ordini devono essere portati davanti alla giustizia e processati immediatamente per crimini di guerra in Ucraina”.

Zelensky: “Il mondo vede quello che i soldati russi hanno fatto a Bucha, così come in tutte le altre città ucraine”

Del resto, ha tenuto a rimarcare Zelensky, “Ci sono prove incontrovertibili. Possiamo portare avanti un’indagine trasparente per raggiungere una verità piena, e punire i responsabili del massacro di Bucha. Il mondo vede quello che i soldati russi hanno fatto a Bucha mentre avevano occupato la città, e che purtroppo è solo uno dei molti esempi dei massacri che hanno fatto in altre zone come Mariupol, Chernobyl e Kharkiv”.

Zelensky: “La Russia vuole trasformare l’Ucraina in una terra di schiavi silenziosi. In migliaia sono stati deportati”

Secondo Zelensky, “I russi vogliono uccidere il maggior numero possibili di civili in Ucraina, e lasciare in macerie le città che invadono mentre, nel Paese, sono stati commessi i peggiori crimini di guerra dopo la fine della seconda guerra mondiale”. In poche parole ha denunciato il presidente ucraino davanti al Consiglio di Sicurezza Onu, “La Russia vuole trasformare l’Ucraina in una terra di schiavi silenziosi. Centinaia di migliaia di cittadini sono stati deportati e centinaia di bambini sono stati rapiti e portati in Russia”.

Zelensky propone una conferenze mondiale a Kiev, per rispondere “alle sfide in materia di sicurezza per garantire la pace”

Quindi ha affermato, ”E’ arrivato il momento di trasformare il sistema di sicurezza internazionale e per questo motivo, propongo una conferenza mondiale, da tenere a Kiev. Dobbiamo consegnare alle prossime generazioni un’Onu efficace che possa rispondere in maniera preventiva alle sfide in materia di sicurezza per garantire la pace”.

Poi Zelensky ‘smuove’ le coscienze denunciando: “L’Onu doveva garantire la sicurezza, ma in questo momento che ruolo sta avendo?

Poi puntuale, secondo un preciso metodo di comunicazione mirato alle ‘coscienze occidentali’, in parte giustamente   Zelensky. Ha attaccato: “Il Consiglio di Sicurezza doveva garantire la sicurezza, ma in questo momento che ruolo sta avendo? Dove sono queste garanzie da parte delle Nazioni Unite? E’ ovvio che le istituzioni chiave del mondo che devono portare la pace in questo momento non stanno funzionando in maniera efficace”. Un attacco in parte giustificato, dall’altro però ‘inquinato’ da un interrogativo: perché a suo tempo allora vennero firmati precisi accordi sull’indipendenza del Dombass?

Zelensky chiede poi al Consiglio di sicurezza dell’Onu l’espulsione della Russia dalle nazioni Unite

Inoltre il presidente ucraino ha poi chiesto l’espulsione della Russia dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, perché  “Il mondo ha a che fare con uno Stato che sta trasformando il potere di veto in Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel diritto di uccidere”, ben sapendo che, in quanto membro permanente del Consiglio, la Russia ha facoltà di porre il suo veto sulle risoluzioni.

La DiCarlo (Onu): “Abbiamo ricevuto anche dalla Russia denunce di violenze e stupri commessi dalle forze armate e civili ucraini”

Dal canto suo però Rosemary DiCarlo, sottosegretaria generale delle Nazioni Unite, ha riferito davanti al Consiglio delle accuse di violenze sessuali (compresi stupri di gruppo avvenuti davanti ai bambini), operati nei confronti delle forze russe. Questo perché l’Onu ha ricevuto “anche denunce di violenze sessuali commesse da membri delle forze ucraine e delle milizie di difesa civili”. Violenze sulle quali ora la missione dell’Onu per i diritti umani in Ucraina continua ad indagare per verificarne la veridicità.

Certo, vista la gravità della situazione, e tutto l’orrore denunciato, noi ‘umili spettatori’ di questo indegna situazione, ci aspettavamo ‘anche’ qualche dichiarazione sui negoziati, su cosa e come fare per far sì che Zelensky e Putin riescano a sedersi intorno ad un tavolo per trattare… 

Max

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Max Tamanti