Nel corso di un’intervista radiofonica, Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, ha affermato che all’interno del Comitato scientifico composto da medici ed esperti contro il Sars-CoV-2, la presenza del prorettore dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano (primario dell’Irccs meneghino San Raffaele), Alberto Zangrillo, sarebbe ideale, soprattutto in virtù della sua “esperienza preziosa”.
Non solo, oltre a Zangrillo, il viceministro Sileri ha anche aggiunto che, per ‘ottimizzare’ al meglio il Cts, ha pensato anche ad altri rinomati specialisti, come il virologo Fabrizio Pregliasco, e l’infettivologo Massimo Galli.
L’invito – indiretto – di Sileri non ci ha messo molto a fare il giro delle redazioni così, avvicinato dai giornalisti in merito a quanto affermato dal viceministro della Salute, Zangrillo ha tenuto a replicare che “Ringrazio molto il collega Sileri, persona competente e libera, ma la mia indisponibilità a ricoprire ogni ruolo, anche tecnico, correlato alla politica, è perpetua“.
Una frase perentoria che non lascia nessun margine di ‘mala interpretazione’: il primario non è affatto interessato, o disponibile, ad entrare a far parte del ‘roboante’ Comitato tecnico scientifico. Soprattutto, quel “correlato alla politica”, dopo le vicissitudine passate, spiegano abbastanza eloquentemente la scarsa stima che il professionista nutre nei confronti dei nostri istitutori…
Max