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Zaki, la condanna, la grazia e le prime reazioni

Patrick Zaki,  prossimo al ritorno in Italia, ieri era stato condannato ieri a tre anni, ricevendo però la grazia presidenziale.

Lo avevano reso noto le autorità egiziane. Il “Presidente Abdel Fattah al-Sisi usa i suoi poteri costituzionali ed emette un decreto presidenziale che concede la grazia a un gruppo di persone contro le quali sono state pronunciate sentenze giudiziarie, tra cui Patrick Zaki e Mohamed El-Baqer, in risposta all’appello del Consiglio dei segretari del Dialogo Nazionale e delle forze politiche”:  ecco il messaggio Facebook di un componente del Comitato per la grazia presidenziale egiziano, Mohamad Abdelaziz.

Tante le reazioni alla grazia per Zaki. Ad esempio quella del il sindaco di Bologna, Matteo Lepore.

“E’ una grande gioia per Bologna, spero significhi abbracciarlo presto e riaverlo in città. Bisogna ringraziare anche tutti gli attivisti che si sono spesi per Patrick Zaki, Amnesty, il rettore, la professoressa Rita Monticelli, i governi che si sono succeduti e anche l’ultimo governo, che ha dialogato con l’Egitto. Per ora mi fermo qui, attendiamo altre notizie e speriamo che Patrick possa lasciare il Paese per averlo qui, è una grande gioia per Bologna, lo voglio ripetere”.

Per Amnesty è ” un giorno di felicità”. Si legge: “Se ieri era un giorno catastrofico oggi è un giorno di felicità. E’ importante che Patrick torni a essere libero. Auspichiamo, se questo provvedimento non lo contempla, anche che sia abolito il divieto di viaggio. E questa piazza che si sta riempiendo al Pantheon, se un’ora fa era preoccupata, ora è una piazza felice”. Lo dice Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, commentando la grazia concessa a Patrick Zaki.