Sul caso di Patrick Zaki “stiamo lavorando dal primo giorno per la sua liberazione, ma io devo stare attento alle parole che uso per portare a casa il risultato”. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, parlando ad ‘Accordi e disaccordi’ sul Nove.
“E’ giusto tutto quello che si sta portando avanti, come le campagne” per la sua liberazione, ha detto Di Maio, al quale “fa male” pensare che un suo “quasi coetaneo sia detenuto”, “ma io devo lavorare nel massimo riserbo per portare a casa il risultato”.