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Zaia sull’Autonomia non la pensa come Emiliano

Non la pensa come Emiliano il governatore del Veneto Luca Zaia, capofila delle regioni sul tema delle autonomie. Il vero ‘spacca Italia’ per lui, è proprio il referendum.

“Se dici alla gente che la loro vita cambierà in peggio, che è un progetto studiato a tavolino per far fuori il Sud, è normale che la gente sia diffidente”, dice  parlando del referendum.

aggiornamento ore 11.15

Sulla consultazione glissa il ministro Salvini: “ogni referendum è il benvenuto: ci vediamo a settembre”, taglia corto.

  La Costituzione – aveva detto la Regione Puglia – “prevede la possibilità che siano attribuite ‘ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia’ alle Regioni a statuto ordinario, e non certo la possibilità, invece prevista dalla legge Calderoli, del trasferimento di tutte le funzioni concernenti tutte le ventitré materie contemplate dall’art. 117 della Costituzione, così perpetrando una palese violazione dei princìpi fondamentali di unità e indivisibilità della Repubblica”.

aggiornamento ore 14.43

Secondo la Regione “tale violazione si riverbera inesorabilmente sull’ordinamento regionale e sui princìpi supremi di eguaglianza tra i cittadini nell’esercizio dei diritti e nell’assolvimento dei doveri fondamentali”. Inoltre, “la concessione di maggiori spazi di autonomia, per come realizzata, determinerebbe l’erosione delle risorse che lo Stato impiega per finanziare il fondo perequativo per le Regioni con minori capacità di spesa, impedendo così di finanziare specifici interventi di sviluppo economico e coesione sociale per contrastare gli svantaggi tra territori”.

Aggiornanamento ore 17.50