“Novembre è il mese in cui è nata Ylenia. È scomparsa negli Stati Uniti nel gennaio 1994. Aveva 23 anni. Non ho mai perso la speranza di abbracciarla di nuovo. So che da allora deve essere cambiata, ma se qualcuno riconosce una donna che assomiglia a questa ragazza, per favore mi contatti”. Come umanamente è normale che sia, con il cuore Romina Power è sempre lì e, anche ieri, dal suo profilo social l’amata artista è tornata a parlare di Ylenia, improvvisamente scomparsa 25 anni fa.
“Ylenia Carrisi scomparsa dal 1994 a New Orleans. Troppe ragazze scomparse. Per qualsiasi notizia non esitate a contattarmi”, ha poi aggiunto l’ex moglie di Al Bano. Ma, come vedremo, a riaccendere in modo così forte le speranze – per altro mai sopite – di Romina, quanto accaduto proprio il 2 novembre.
“Ritrovata in uno scantinato vittima di violenze…”
Per alcune ore infatti, diversi siti online avevano fatto girare la notizia secondo cui Ylenia sarebbe stata ‘salvata’ da un stato di segregazione all’interno di uno scantinato, vittima di violenze e soprusi da parte di alcuni aguzzini. Ciò che ha stupito è che a rinforzare tale notizia, scrivono i siti online (solitamente poco attendibili), sarebbe stata la stessa Romina power che, intervistata dal settimanale ‘PiùDonna’ avrebbe affermato che Ylenia Carrisi, sparita nel giorno del Capodanno del 1993 a New Orleans, nel quartiere francese del pericoloso capoluogo della Louisiana, potrebbe esser stata “ritrovata in uno scantinato vittima di violenze. Le ricerche continuano – avrebbe rivelato ancora Romina – viviamo in bilico tra disperazione e speranza”. A riprova di ciò, la replica in merito di Al Bano, che chiamato da un giornalista ha risposto: “Sono stato vincolato al ‘ top secret’ e non posso fornire dettagli sull’investigazione“.
La dolorosa smentita dall’Ambasciata italiana
Così i giornali hanno iniziato ad indagare circa la notizia boom e, in effetti, dagli Usa, sarebbe giunta la conferma di una ragazza magrissima, quasi irriconoscibile, “ritrovata in condizioni fisiche pietose in uno scantinato, forse vittima di violenze, più probabilmente di sostanze stupefacenti”. Tuttavia dopo pochissime ore, evidentemente necessarie per effettuare delle comparazioni, è seguita la smentita da parte dell’ambasciata italiana di Washington, seguita poi dalla dichiarazione dello stesso Al Bano che avrebbe confermato: “Niente ritrovamento”.
Max