“Con orgoglio nella Storia”. Con questa parole, scelte per caratterizzare il XXXI Raduno Nazionale, l’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia celebra i suoi cento anni di storia.
Nacque infatti nel maggio 1923, su iniziativa di un Comitato Promotore fondato dal Generale Luciano Bennati, con un gruppo di ufficiali reduci della Grande Guerra. Il successivo 23 giugno 1923 si tenne a Roma, presso il Circolo Militare, un’Assemblea Generale (alla presenza di 55 Artiglieri di ogni grado) nel corso della quale vide appunto il sodalizio dell’Arma.
A un secolo di distanza, l’Associazione celebra questo lontano evento nella città che – sia pure ufficiosamente – l’ha ispirata: dal 16 al 18 giugno, Torino accoglierà circa 2.000 Artiglieri in servizio e in congedo, in occasione del XXXI Raduno Nazionale.
Per l’occasione, una cornice particolarmente solenne avvolge la città, che fu la prima Capitale d’Italia e che ospitò il primo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano. Un evento dal grande valore storico, istituzionale e civile che è anche un’occasione di festa e di riflessione proprio oggi che l’artiglieria, anche quella italiana, è al centro del dibattito militare internazionale.
Il Raduno si svolge con il concorso dello Stato Maggiore dell’Esercito, grazie al quale è presente la Bandiera di Guerra dell’Arma d’Artiglieria e la Bandiera di Guerra del 185° Reggimento Artiglieria Paracadutisti “Folgore”. Inoltre, sarà presente una rappresentanza di Ufficiali della Scuola di Applicazione di Torino.
Il Generale di Brigata Pierluigi Genta (nella foto), così saluta questo importante evento: “In qualità di Presidente dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia sono onorato di aprire il Raduno del centenario, che ripercorre idealmente la storia del nostro sodalizio, proprio qui a Torino dove l’Artiglieria è nata. Cento anni nei quali abbiamo tenuto in vita la cultura dell’Artiglieria, attraverso eventi, commemorazioni, conferenze, pubblicazioni, cerimonie varie. Ma soprattutto, con i nostri Raduni abbiamo rafforzato la vicinanza che unisce tutti gli Artiglieri, sia quelli che hanno scelta la carriera militare sia quelli che hanno trascorso con l’Arma Dotta soltanto il periodo della leva. È grazie a questa vicinanza umana che abbiamo costruita la nostra storia. Sono quindi grato alla Regione Piemonte e alla Città di Torino, così come a tutte le istituzioni, a ogni livello, che hanno collaborato a questo grande evento, per l’impegno e l’entusiasmo che hanno posto nella sua lunga fase organizzativa”.
La Regione Piemonte ha risposto all’appello con particolare sensibilità agevolando il cammino preparatorio. Pari livello di collaborazione è stato dimostrato dalla Città di Torino, come spiega l’assessora alla Polizia Municipale e Politiche per la Sicurezza, Gianna Pentenero: «Siamo onorati che sia Torino a ospitare il raduno con cui l’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia celebra il suo centenario. Un anniversario importante che sancisce un secolo di storia del corpo che si intreccia con la storia della nostra città. Siamo certi che gli Artiglieri, in servizio effettivo e in congedo, porteranno a Torino quel senso civico e quello spirito di servizio con cui da sempre servono lo Stato».
A rendere più solenne il Raduno e a ribadire la fraternità d’armi fra gli artiglieri europei, rappresentanze delle omologhe Associazioni d’Arma di Francia, Spagna, San Marino e Svizzera.
Questi i principali appuntamenti del programma:
alle 16 di venerdì 16 giugno, nella Sala Colonne del Palazzo Municipale, il Professor Michele D’Andrea terrà la conferenza (a ingresso libero) Palle girate e altre storie: dietro le quinte della Grande Guerra, pensata come momento di incontro a carattere divulgativo fra l’Artiglieria e la città di Torino.
Sabato 17 giugno, nel Mastio della Cittadella, alle ore 11 sarà presentato il francobollo commemorativo emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Seguirà la presentazione della bozza del volume Storia della Artiglieria italiana dal 1976 al 2000, scritto dal Colonnello Antonio Gelao e che va ad aggiungersi ai volumi del Generale Carlo Montù sulla storia dell’Artiglieria dalle origini al 1955, e al volume del Generale Luigi Stefani che ha invece documentato il periodo dal 1956 al 1975.
Alle ore 16,30, l’Alzabandiera presso il Monumento all’Artigliere sancirà l’inizio del Raduno, seguito dalla deposizione di una Corona presso detto Monumento, e presso quello all’Artigliere da Montagna. Alle ore 18,30 si terrà in Duomo la Santa Messa, in suffragio dei Caduti di tutte le guerre, officiata da Sua Eminenza Alessandro Giraudo, Vescovo ausiliare di Torino. Alle 20,30, la Banda Musicale del Corpo di Polizia Municipale della Città di Torino terrà un concerto per la cittadinanza in Piazza Castello.
Domenica 18 alle 9,30, le Sezioni dell’A.N.Art.I. con i Labari, il Reparto Militare in armi e le rappresentanze della Marina, dell’Aeronautica, della Guardia di Finanza, insieme a quelle delle altre associazioni d’arma, sfileranno in parata da Piazza San Carlo a Piazza Castello, dove alle 10,30 si svolgerà la Cerimonia celebrativa del Raduno e della Festa dell’Arma di Artiglieria (la cui ricorrenza è stata il 15 giugno). All’evento prenderanno parte le seguenti alte autorità militari: il Generale CA Carlo Lamanna, Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito (in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale CA Pietro Serino); Generale CA Giovanni Caravelli, Decano dell’Arma Artiglieria.
Dopo lo schieramento dei Labari, dei reparti e delle sezioni, saranno resi gli onori al Medagliere e alla Bandiera dell’Arma Artiglieria, alla Bandiera d’Istituto della Scuola di Artiglieria contraerei di Sabaudia, alla Bandiera di Guerra del 185° Reggimento Artiglieria Paracadutisti “Folgore”, e ai Gonfaloni delle Città di Torino, Asti e Biella, decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Seguiranno le allocuzioni del Presidente Nazionale A.N.Art.I., del Presidente della Regione Piemonte, dell’assessora Pentenero e del Generale Lamanna.
La consegna della Stecca al Delegato A.N.Art.I. della Regione Friuli Venezia Giulia (che ospiterà il Raduno Nazionale del 2025), chiuderà la cerimonia. Il Raduno sarà invece ufficialmente chiuso nel pomeriggio alle 17, con l’Ammainabandiera presso il Monumento all’Artigliere.
Max