WIKILEAK – SE, COME SEMBRA, OBAMA CONCEDERÀ LA GRAZIA A MANNING, JULIAN ASSANGE È DISPOSTO AD ESSERE ESTRADATO NEGLI USA

    220px-Julian_Assange_August_2014.jpg (220×309)

    “Se il presidente degli Stati Uniti Barack Obama perdona Manning prima di lasciare l’incarico il 20 gennaio, quando entrerà in carica Donald Trump, Assange accetterà di essere estradato negli Stati Uniti”, è quanto scritto su Twitter dalla sua organizzazione che parla anche di “chiara incostituzionalità” delle accuse contro Assange. Del resto, l’Nbc News, pochi giorni fa citando ambienti giudiziari, ha riferito che Obama sta prendendo in considerazione una riduzione della pena per Manning. Anche Edward Snowden ha lanciato un appello per la grazia. “Signor Presidente, se può concedere un atto di clemenza prima di lasciare la Casa Bianca, per favore liberi Chelsea Manning. Solo lei può salvare la sua vita”, ha scritto su Twitter la talpa del ’Datagate’. Dunque, il fondatore di Wikileaks, sarebbe disposto ad essere estradato negli Stati Uniti se sarà concessa la grazia al suo informatore Bradley Manning. Manning nel 2010 è stato condannato nel 2013 a 35 anni di carcere, per aver trafugato decine di migliaia di documenti riservati sugli illeciti o gli errori delle forze di sicurezza degli Stati Uniti in Afghanistan e in Iraq e di averli consegnati a Wikileaks,. Immediatamente dopo la condanna il militare, analista di intelligence, ha cambiato sesso ed è diventato Chelsea, ed ora si trova nel carcere maschile militare di Fort Leavenworth, dove sta scontando la sua pena per spionaggio e tradimento: I media americani hanno riferito che qui Manning avrebbe tentato diverse volte il suicidio.