“L’azienda è pronta a ritirare la procedura di trasferimento del ramo d’azienda, a non procedere con il licenziamento collettivo dei dipendenti di Napoli e a continuare la produzione delle lavatrici. Ora si lavori ad una soluzione condivisa per garantire un futuro sostenibile nel lungo termine allo stabilimento di Napoli e ai suoi 400 dipendenti. La decisione è stata presa con l’obiettivo di ripristinare un clima costruttivo nella trattativa con il Governo e i sindacati”.
E’ stato Patuanelli, ministro dello Sviluppo (seguito poi dal comunicato ufficiale diramato dalla multinazionale Usa), ad annunciare che non vi sarà nessuna cessione per il sito Whirlpool di Napoli. La notizia giunge nel bel mezzo tra il via della procedura di cessione, e all’imminenza della manifestazione appositamente indetta dei sindacati per domani a Napoli.
Come ha riferito Luigi La Morgia, ad di Whirlpool Emea, ”Abbiamo deciso di condividere un percorso per una soluzione a lungo termine. E la soluzione si è sbloccata perché l’Azienda ha deciso di fare un significativo passo in avanti per ristabilire un clima sereno e di collaborazione tra tutte le parti per garantire l’occupazione”. Precisando poi che la multinazionale non ha intenzione di importare nel capoluogo campano ‘nuove produzioni realizzate all’estero’ (“Abbiamo già fatto queste valutazioni e la risposta è no”, dice l’ad), l’azienda si è detta “pronta a investire“.
La soddisfazione del ministro e dei sindacati
Ovviamente la notizia è stata salutata con entusiasmo dagli oltre 400 dipendenti napoletani i quali, come afferma il delegato sindacale Uilm – e dipendente – Vincenzo Accurso, “Abbiamo appreso la notizia ma continuiamo a rimanere vigili. Vogliamo tornare a lavorare come prima e, finché non si tornerà al tavolo ministeriale e ci diranno che Whirlpool resta a Napoli con un progetto a lungo termine che porti investimenti, noi continueremo a combattere. Non ci arrendiamo, saremo ancora più forti di prima, andiamo avanti”.
Felice dell’esito della lunga odissea anche il ministro Patuanelli: “Il ritiro è un primo passo che sicuramente ci consente di risederci ad un tavolo per provare a risolvere definitivamente i problemi di quello stabilimento”. Dopo aver ribadito, nel trovare insieme ai sindacati una soluzione a questa lunga vertenza,che “il governo ci ha messo la faccia”, ora si augura che “ci siano nuovamente le condizioni per provare a trovare una soluzione industriale con l’impegno del governo”.
Infine, grande soddisfazione anche tra i sindacati, come sottolinea Marco Bentivogli, leader Fim, “Non siamo alla soluzione ma guadagnare tempo prezioso è utile. Ci sarà una tregua fino a marzo. Whirlpool conferma il progressivo calo del mercato e dunque la volontà di cessione resta solo rinviata a inizio 2020“. Stessa cautela anche per Uilm secondo cui, azzarda Rocco Palombella “è solo un armistizio, ma costituisce una prima vittoria dei lavoratori”. Per la segretaria generale Fiom, Francesca Re David, urge l’immediata riattivazione del tavolo al Mise: “Finalmente si torna alla ragionevolezza e ci si potrà confrontare senza il ricatto della chiusura, individuando, per quanto ci riguarda ed insieme alle parti che hanno sottoscritto l’accordo di ottobre 2018, le condizioni per continuare a produrre lavatrici nello stabilimento di Napoli”.
Max