Da questa mattina circa 1.500 persone stanno manifestando a Roma per lo sciopero nazionale dei lavoratori della Whirlpool, proclamato da Fiom, Uilm e Fim. L’iniziativa nasce dalla volontà di protesta contro la decisione dell’azienda di cedere lo stabilimento di via Argine a Napoli con circa 400 dipendenti a rischio.
I manifestanti sono arrivati nella Capitale da Toscana e dalle Marche. Il corteo, davanti alla sede del Mise, ha iscenato una sorta di “funerale delle lavatrici”, intonando il coro “La gente come noi non molla mai”.
Aggiornamento ore 10.00
“Mi siederò al tavolo con Whirlpool se l’azienda sospende la procedura di cessione dello stabilimento di Napoli”. Così si è espresso il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.
In occasione dell’incontro al Mise con i sindacati, il ministo ha annunciato ai sindacati un incontro sulla vertenza a Palazzo Chigi per il prossimo mercoledì 9 ottobre.
Aggiornamento ore 12.00
“Il sindacato è indisponibile a gestire chiusure di stabilimenti e licenziamenti” ha sottolineato il segretario della Cgil Landini. “Penso sia necessario che la multinazionale prenda atto che così non si va da nessuna parte. È necessario che le decisioni che ha preso siano sospese e sia possibile riaprire una trattativa vera.”
“Il nostro obiettivo” ha specificato Landini “è molto chiaro: c’è un accordo che va rispettato e non si può parlare nè di chiusure nè di licenziamenti, si devono invece trovare soluzioni che siano in grado di dare garanzie perché un’azienda che chiude è persa per sempre. E noi non siamo disponibili ad accettare che napoli e il mezzogiorno paghino un prezzo tale”.
Aggiornamento ore 14.00