(Adnkronos) – “L’Inps sta erogando una serie di servizi che il legislatore ha pensato per facilitare la vita famigliare e lavorativa degli italiani. Mi riferisco in particolare all’assegno unico universale che secondo i nostri dati ha raggiunto il 90% degli aventi diritto, per un totale di 10 milioni di bambini e 16 miliardi di euro spesi. Questa è una misura importante a sostegno delle famiglie”. Lo ha detto il commissario straordinario dell’Inps, Micaela Gelera, intervistata a Pomeriggio 24 su Rai News 24.
“Altra misura importante -ha spiegato ancora Gelera- è il congedo parentale, che il governo ha voluto estendere in termini di periodo di diritto e che ha reso obbligatorio anche per i dipendenti pubblici, e che è una misura molto utilizzata ma soprattutto dalle donne, nonostante anche i papà ne possano usufruire. Su 80mila donne, sono 20mila i papà che ne usufruiscono”, ha continuato.
“Anche il congedo paternità ha avuto un grande incremento, un +20% rispetto al 2018 ma l’adesione è solo al 64% e quindi molto più bassa rispetto ai Paesi dell’Unione Europea. E poi il bonus nido che ha raggiunto circa il 34% dei bambini e consente di recuperare il 60% del costo nel caso dei nidi privati e il 70% nel caso di quelli pubblici”, ha concluso.
“L’età per andare in pensione per un – continua- giovane lavoratore è oggi difficilmente definibile. La speranza di vita infatti sta aumentando. Quello che posso consigliare ai giovani, prima di tutto, è cercare di impegnarsi in carriere lavorative che poi gli consentano di non essere poi dei poveri pensionati. E in questo mi sembra che il governo sia molto attivo, cercando di destinare parte delle risorse alla creazione di posti di lavoro, e alla formazione dei giovani per potere consentire loro di avviare delle carriere lavorative non frammentate e più dinamiche rispetto a alla situazione attuale”.
Secondo Gelera “per i giovani serve la curiosità di provare e sperimentare, ovviamente bisogna sostenerli consentendogli di avere più opportunità possibili di svolgere attività lavorative in modo da non arrivare poi al momento del pensionamento con un assegno troppo ridotto”
“Come emerge dai dati del nostro Rapporto annuale, Opzione donna è una scelta che poi determina una riduzione di circa il 40% dell’importo della prestazione. E questo rispetto alla pensione anticipata. Quindi fare bene i conti perché una riduzione del genere dipende sia dal metodo di calcolo contributivo ma anche dai minori anni di contribuzione”.
“Il ‘Bonus Maroni’ è stato prorogato il per 2024, leggo sui giornali che il legislatore avrebbe intenzione di portarlo avanti però è una decisione che spetta al decisore politico”. “Il ”Bonus Maroni’ è sostanzialmente la possibilità che il lavoratore ha, nel momento in cui raggiunge i 62 anni di età e i 41 anni di contribuzione di non andare in pensione per la cosiddetta quota 103 ma di proseguire l’attività lavorativa”, ha spiegato Gelera.
“E il proseguimento dell’attività lavorativa -ha continuato il commissario straordinario dell’Istituto- può comportare, se fatta domanda, l’accredito nella retribuzione della quota di contribuzione a carico del lavoratore. Quindi il lavoratore vedrebbe un incremento della propria retribuzione per tutto il periodo di attività fino al raggiungimento del primo diritto utile alla pensione e comunque non oltre il raggiungimento del diritto alla pensione di vecchiaia. Attenzione perchè questo incremento della retribuzione va a sommarsi all’esonero contributivo, un’altra misura messa in campo dal governo per avere una maggiore disponibilità di retribuzione. Attenzione perchè comunque questa minor contribuzione che poi viene riconosciuta in termini di retribuzione si traduce poi anche in un minor montante ai fini contributivi”, ha concluso Gelera.
“Il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl) attualmente è aperto soltanto per una determinata platea di persone ma in futuro potrà diventare un hub di incontro tra domanda e offerta di lavoro nel momento in cui sarà esteso ad altre platee di cittadini e nel momento in cui anche le stesse imprese potranno caricare le offerte di lavoro. Quando? Io penso che i tempi saranno abbastanza rapidi, perchè il Siisl nasce con quell’obiettivo”.
“Il Siisl nasce con l’obiettivo di faciliare l’incontro domanda-offerta, la piattaforma è funzionale, è partita, è avviata e quindi non resta che estenderla alle altre platee e farla diventare uno strumento davvero efficace”, ha sottolineato.
E Inps, ha continuato Gelera, “sta analizzando e profilando le domande e le caratteristiche delle domande di chi chiede lavoro ma anche le caratteristiche dei corsi formazione che sono stati già caricati dalle Regioni e dagli enti formatori e anche le offerte di lavoro. Questo per fornire al decisore politico tutte le informazioni possibili per gestire al meglio le politiche attive e quindi creare veramente un incontro più mirato tra la domanda, la professionalizzazione e l’offerta di lavoro”, ha concluso.