VVF, GHIMENTI: A ROMA 50 INTERVENTI AL GIORNO 50MILA MEDIA ANNUA
“Sono circa 150-160 gli interventi giornalieri che effettuiamo, numero che puo’ aumentare in caso di emergenze. A fronte comunque di 100 interventi ci sono almeno 300 le telefonate che riceviamo alla sala operativa. Da inizio anno ad oggi abbiamo effettuato tra Roma e Provincia 32mila interventi effettivi, per una media annua di circa 50mila interventi”. Cosi Marco Ghimenti nuovo comandante del comando provinciale di Roma dei vigili del fuoco. Cambiato anche il comandate vicario: con Ghimenti si e’ insediato anche Marcello Lombardini. Il comando provinciale di Roma conta complessivamente 33 sedi (solo nove entro il Gra oltre ai due aeroporti) con un raggio operativo di circa cento chilometri che copre “mare, terra, laghi e monti” e dotato di numerosi nuclei speciali: sommozzatori, fluiviale, cinofili, soccorso alpino e speleologico, elicotteristi e di un ampio parco mezzi che comprende anche uno scanning infrared gas immaging system. “Cuore pulsante”, come ha spiegato Ghimenti, e’ la sala operativa: un centralino attivo h24 con otto operatori e due funzionari, che gestisce i soccorsi dall’inizio alla fine anche per grandi eventi. “Non vogliamo mai far vivere ai cittadini una sensazione di abbandono”, ha detto il comandante incontrando la stampa, per una “fase di avvio di un’avventura per un nuovo percorso – ha aggiunto – che stiamo intraprendendo consapevoli dell’impegno e della fiducia che ci e’ stata data. Credo in una informazione trasparente che sia caratterizzato tre elementi importanti per rapporto con opinione pubblica: ritorno al personale, a chi interviene; la notizia fu cultura di sicurezza sul territorio; vedere un evento ripetuto ci consente di rianalizzarlo e di crescere trovando margini di miglioramento”. I vigili del fuoco “non sono solo fuoco – ha continuato Ghimenti – che rapprresenta il venti per cento degli interventi. Abbiamo una competenza a 360 gradi che ci porta ad avere squadre specializzate che ci consente di lavorare in vari ambienti. A livello provinciale ci sono sempre squadre pronte intervenire in struttura di colonna mobile nazionale: un dispositivo che ci consente di avere l’idea di poter rispondere a qualsiasi intervento con forza d’impatto”.