Mentre ora monta l’attesa per la sessione pomeridiana – che difficilmente porterà a qualcosa – all’interno del centrodestra intanto ‘volano gli stracci’. E’ inutile nascondersi dietro un dito: qualcuno ‘ha tradito’, proprio all’interno di quello che sembrava essere lo schieramento più deciso e compatto. Per Salvini le pugnalate alla schiena portate dai ‘franchi tiratori’ avranno sicuramente un effetto devastante. Ma dalla Lega continuano a mettere le mani avanti, affermando che “Dei 382 voti per Elisabetta Casellati 208 sono stati quelli della Lega, espressi in modo compatto”.
Fra gli alleati anche Ignazio La Russa si professa più perplesso che amareggiato: ”Ora vediamo, verificheremo i numeri… Di certo, sono mancati dei voti nel centrodestra, ma non quelli di Fratelli d’Italia’’.
E dire che stamane, di buon’ora, nel corso del vertice tenuto dal centrodestra prima del voto, spiegando perché la scelta del presidente del Senato, Salvini aveva dichiarato visibilmente soddisfatto che “Oggi abbiamo fatto la massima proposta possibile, più volte Mattarella aveva detto di non essere disponibile, dopo il suo, aggiungo io, buon settennato, noi ora abbiamo proposto Elisabetta Casellati, la seconda carica dello Stato, non c’era di più, dopo Mattarella” del resto, aveva poi tenuto a rimarcare i leader leghista, “Casellati era stata eletta dal 75% dei senatori all’inizio di questa legislatura, più unitaria di così…“.
Come dicevamo dunque, l’intesa intorno alla figura della Casellati è giunta stamane in extremis, al termine di un vertice non semplice, con lo stesso Berlusconi a fare da ‘garante’ come ha rimarcato dal suo profilo Fb: “Garantisco io sull’assoluta adeguatezza per il suo ‘nuovo ruolo super partes. Per tale motivo mi rivolgo ai parlamentari di tutti gli schieramenti, per chiedere loro di sostenere la Casellati”. Quindi il Cavaliere ha anche tenuto ad ‘avvertire i suoi’ che “Dobbiamo assolutamente porre fine all’attuale spettacolo indecoroso che la politica sta dando di sé agli italiani e che l’opinione pubblica non riesce più a capire e a tollerare. Ringrazio di cuore tutti i Parlamentari che daranno seguito a questo mio appello e mi auguro che finalmente il Parlamento possa dare un segnale di responsabilità e di adeguatezza al ruolo che la Costituzione gli assegna. Lo spero davvero“.
Anche Giorgia Meloni, intervenendo al vertice, aveva voluto spendere parole volte a cementare la compattezza della coalizione, affermando che “È il momento che si verifichino i numeri in aula e si ponga fine a questa cosa incomprensibile del non voto e delle schede bianche. Il centrodestra dia un prova di compattezza. L’avessimo fatto prima la situazione sarebbe già sbloccata ma sono contenta si sia arrivati a questa decisione“. Quindi, sulla Casellati, la leader di Fdi ne ha sottolineato le virtù, definendola una “donna e presidente del Senato”, sottolineando che quella espressa stamane era, “un’apertura su una candidatura meno politicizzata e più istituzionale. I veti sarebbero incomprensibili. Dobbiamo stringere i tempi. Questa elezione del Capo dello Stato dimostra che la soluzione migliore resta il voto anticipato e conferma come resti necessaria la riforma per l’elezione diretta del Capo dello Stato”.
Mentre mancano pochi minuti al sesto scrutinio il centrodestra sta uscendo da un vertice a dir poco ‘bollente’. A quanto pare, rispetto a questa seconda tornata quotidiana, l’indicazione sarebbe quella di esprimersi attraverso la scheda bianca… una sorta di ultima e definitiva ‘conta’ per capire realmente come stanno le cose…
Max