Nuovi dettagli legati al disastro del volo ET302, il velivolo della Ethiopian Airlines che il 10 marzo si è schiantato pochi minuti dopo essere decollato dalla capitale Addis Abeba. Secondo quanto è evidenziato dal rapporto preliminare sullincidente, i piloti dellaereo avrebbero realizzato tutte le procedure previste dal Boeing, e malgrado ciò non sarebbero riusciti ad avere il controllo sul velivolo. Il disastro del 10 marzo ha portato alla morte ben 157 persone: fra questi, otto italiani.
Volo Ethiopian Airlines: sempre più ombre sul Boeing
Se quanto emerso dal rapporto preliminare fosse confermato, ovvero che non vi sia responsabilità diretta dei piloti sul disastro del volo Ethiopian Airlines, i sospetti andrebbero a ricadere sempre più sullaereo. Il modello nellocchio del ciclone è lultimo nato in casa Boeing, uno storico marchio di garanzia sul mercato degli aereoplani: lo schianto del volo Ethiopian Airlines rappresenta il secondo grave disastro avvenuto in un arco di tempo ridotto, ovvero di cinque mesi. Avveniva infatti lo scorso 29 ottobre il disastro in Indonesia, con un aereo dello stesso tipo precipitato in mare dopo soli 13 minuti dopo la partenza da Jakarta. Sul velivolo erano presenti 189 persone, 181 passeggeri e 8 membri dellequipaggio, tutti deceduti. In quel caso, il rapporto sullincidente descriveva una situazione di conflitto fra il pilota e il computer di bordo: 26 tentativi di invertire la rotta andati in fumo, con il velivolo diretto verso il basso inesorabilmente, senza che il comandante potesse risolvere manualmente il problema. Si parla in questo caso di un mezzo praticamente nuovo di zecca, in servizio da meno di un anno; di contro, il pilota di quello sfortunato volo era un ufficiale indiano considerato di comprovata esperienza. Manca però, anche per il caso indonesiano, un verdetto definitivo sul motivo del disastro, anche se rimangono forti dubbi sul nuovo software introdotto dalla Boeing, nelle intenzioni, per semplificare il lavoro dei piloti.