Ormai è ’circondata’! Contro la Volkswagen – anche ’italiana’ – ora scende in campo anche l’Antitrust che, in seguito alle denunce delle associazioni dei consumatori, ha deciso di aprire un procedimento istruttorio. Al momento sembrerebbe che il tema al centro dell’istruttoria “riguarda la configurabilità di una pratica commerciale scorretta in relazione alla nota vicenda relativa alla commercializzazione di autoveicoli e mezzi commerciali con caratteristiche qualitative e classe di emissione inquinante che sarebbero, nella realtà, inferiori ai valori dichiarati”. Ovviamente “i consumatori potrebbero essere stati indotti in errore nelle loro scelte dacquisto dai ’claims’ utilizzati da Volkswagen su emissioni e classe di omologazione allinterno delle proprie campagne pubblicitarie e nei ’dépliants’ informativi distribuiti dai concessionari e rivenditori”. Il fascicolo in particolare “riguarderebbe una condotta scorretta relativa a numerosi modelli commercializzati dal gruppo Volkswagen dal 2009 al 2015 con i marchi Volkswagen, Audi, Seat, Skoda”. Dopo l’impennata dettata dal discorso ’incoraggiante del nuovo ceo del colosso tedesco, oggi le azioni Volkswagen hanno invece segnato un nuovo calo alla Borsa di Francoforte dove, le azioni privilegiate di Vw sarebbero scese a 92,75 euro, il livello più basso da ottobre 2011. In meno di due settimane la società ha perso circa il 43 per cento del suo valore. Inato, dopo aver scoperto lo scandalo l’Environmental Protection Agency, l’agenzia ambientale Usa, avrebbe allargato ad altri marchi, come BMW, Chrysler, General Motors, Land Rover e Mercedes-Benz la verifica sulle emissioni delle auto a gasolio. Lo scrive il Financial Times, spiegando che l’obiettivo dell’agenzia è quello di verificare l’eventuale presenza di dispositivi ’inganna test’ come quello scoperto sulle centraline dei modelli a gasolio del gruppo VW. Per il momento l’Epa controllerà circa due dozzine di vetture, utilizzando esemplari di privati cittadini o disponibili presso le società di noleggio. Secondo il quotidiano economico, nel mirino dell’agenzia ambientale ci sarebbero le versioni a gasolio di modelli molto diffusi sulle strade americane, come la BMW X3, la Chrysler Grand Cherokee, la Range Rover TDV6 e le berline Mercedes-Benz E250 BlueTec. L’Epa aveva preannunciato l’allargamento delle indagini in una lettera inviata la scorsa settimana alle case automobilistiche.
Emmetì