Poco fa , nell’ambito di un incontro con la stampa, Tim McPhie, portavoce della Commissione europea, ha spiegato che in merito a quanto sta accadendo in Cina, dove i casi contagio continuano ad aumentare vertiginosamente (da Pechino si rifiutano di comunicare i dati ufficiali di questa pandemia), la Commissione ha appena stilato una specifica bozza, per una “adozione formale” che,tra le altre cose, prima di mettersi in viaggio dalla Cina, oltre ad una sorveglianza genomica “viene raccomandato” l’uso delle mascherine sui voli.
Dunque, il portavoce ha tenuto quindi a rimarcare che, da parte dei paesi membri, verrà adottato “un approccio coordinato alla pandemia da Covid-19 che non ci ha ancora lasciato“, così da poter individuare per tempo, ”il rischio potenziale proveniente dalla Cina”.
Ad ogni modo, ha infine assicurato McPhie, in merito a breve sarà diramata una comunicazione ufficiale della presidenza Ue sulle misure che si raccomanda vengano messe in atto.
Infine, in risposta al “forte risentimento manifestato” più volte da Pechino, che ha definito “inaccettabili i test ai quali sono posti i viaggiatori provenienti dalla Cina”, il portavoce ha affermato che “la Commissione Ue non ha una risposta al ministro degli Esteri cinese“.
Anche Diana Spinant, un’altra portavoce della Commissione, ha replicato che la Commissione Ue “intende adottare misure giustificate in relazione all’evoluzione della situazione in Cina, in linea con consultazioni avute tra i nostri esperti e scienziati“.
Max