“Volevo scoprire che cosa si prova ad uccidere”. Stando a quanto riporta ‘La Gazzetta di Mantova’, lo avrebbe dichiarato agli investigatori il 17enne fermato con le accuse di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere per l’omicidio di Maria Campai, 42 anni a Viadana, in provincia di Mantova, dopo averla conosciuta online.
Secondo al quotidiano, i carabinieri hanno “trovato alcune ricerche fatte su internet con i dispositivi in uso al ragazzo in cui viene spiegato come neutralizzare una persona a mani nude”.
Aggiornamento ore 8.10
Un primo incontro online e infine l’omicidio in un garage condominiale. Le indagini, a seguito dellla denuncia da parte della sorella della donna, hanno permesso – attraverso le telecamere – di risalire al 17enne che la sera di giovedì 19 ottobre, si sarebbe incontrato con la vittima all’interno di un garage condominiale.
Aggiornamento ore 12.05
Sarebbe emerso che “è proprio in quel luogo che si sarebbe consumato il delitto a opera del ragazzo, il quale successivamente avrebbe trasportato il corpo della donna, in un giardino di una vicina villetta disabitata, occultandolo con del fogliame presente” come dicono i carabinieri.
Sono ancora in corso verifiche per studiare il movente e la dinamica dei fatti. Il medico legale ha proceduto alla prima ispezione, ma solo dopo l’autopsia si riuscirà a stabilire le esatte cause della morte della 42enne. Il garage nel quale si sarebbe consumato il delitto è stato posto sotto sequestro.
Aggiornamento ore 17.02