“Vogliamo l’aria condizionata o la pace?”. Così, esprimendo un semplice concetto, ponendo un interrogativo che ci coinvolge tutti, il premier Draghi chiama a raccolta il popolo italiano mettendolo davanti alla propria coscienza: inutile parlare, occorrono i fatti. Dunque, vogliamo aiutare l’Ucraina? E a qualcosa dobbiamo rinunciare, a conferma del fatto che alla fine inevitabilmente, le sanzioni stanno inguaiando anche noi.
Certo, uscendo da due anni di pandemia – e di fame – non era questo quello che esattamente ci aspettavamo, anche perché fino a due mesi, fa incoraggiati dal fatto che la nostra ‘ripresa’ procedeva speditamente, e con l’arrivo dei primi fondi del Pnrr, in molti avevamo finalmente ricominciato a crede in un futuro migliore!
Draghi: “E’ chiaro che la guerra ha causato un peggioramento delle prospettive di crescita. La fiducia dei consumatori è diminuita”
Dunque niente di buono, come tra le righe ha confermato poco fa il capo del governo, riferendo alla stampa l’approvazione del Def, perché nel pomeriggio il documento di economia e finanza è stato approvato all’unanimità”
Come ha infatti esordito il premier, “E’ chiaro che la guerra ha causato un peggioramento delle prospettive di crescita. In particolare su questo pesano l’aumento dei prezzi dell’energia e altri beni, ma anche la fiducia dei consumatori che è diminuita, oggi vedono un futuro meno positivo”.
Draghi: “Siamo molto consapevoli del disagio sociale, la disponibilità del governo c’è ed è totale, pronti ad intervenire”
Per quanto riguarda l’azione del governo, ha quindi rassicurato, ”Faremo tutto ciò che è necessario per aiutare famiglie e imprese all’interno della cornice europea. La disponibilità del governo c’è ed è totale. Siamo molto consapevoli del disagio sociale, soprattutto per chi teme l’impatto dell’inflazione e siamo pronti e intervenire. L’abbiamo già fatto nel recente passato, sono stati stanziati 15,5 miliardi. Nelle prossime settimane comprenderemo meglio le dimensioni dell’intervento necessario e come finanziarlo”.
Draghi: “Fra la riaffermazione dei vari partiti e l’unità di intenti sono sicuro che i cittadini scelgono la seconda”
Dopo aver esaltato l’importanza di poter contare sulla “cornice europea”, dove “sono “tutti al lavoro per rispondere a uno shock comune”, il presidente del Consiglio ha spiegato che “Una cosa fondamentale è il messaggio che il governo e in generale la maggioranza devono dare in termini di fiducia che promana dal governo, dal Parlamento e dalla maggioranza. Le circostanze hanno offuscato le prospettive ma anche la capacità di esprimere l’indirizzo di politica e di economia è una strada che ci deve portare a affermare la governabilità che si esprime con decisione e unità di intenti che è quello che vogliono vedere i cittadini: fra la riaffermazione dei vari partiti e l’unità di intenti sono sicuro che i cittadini scelgono la seconda“.
Draghi: “Sostegni alle famiglie, Pnrr e riforme, bisogna mettere il governo nelle condizioni di affrontare queste sfide”
Rivolgendosi in primis anche ai partiti, Draghi ha spiegato come ”Il governo e le forze politiche oggi sono un tutt’uno agli occhi degli italiani. In questo momento possono dare fiducia, mostrare che il governo può affrontare l’emergenza con tutte le azioni necessarie: dai sostegni, agli aiuti alle famiglie, ma anche continuare il percorso molto positivo, tutto sommato, del Pnrr e delle riforme”. Quindi ha esortato, “Bisogna mettere il governo nelle condizioni di affrontare queste due sfide, serve unità“.
Draghi: “Ho molta fiducia nella capacità delle forze di maggioranza di capire prima di tutto la drammaticità della situazione”
In tal senso, ha affermato il premier, ”Ho molta fiducia nella capacità delle forze di maggioranza di capire prima di tutto la drammaticità della situazione, e poi la necessità di agire e rispondere sostenendo imprese, famiglie e soprattutto le fasce povere. Quindi alla fine penso che ci siano diversità anche profonde di vedute”, ma “credo che alla fine prevalga lo spirito costruttivo perché viene dal senso del dovere che tutti hanno di dare questa risposta“.
Draghi: “Embargo del gas? E’ un’ipotesi al momento oggetto di discussione per cui la situazione sta modificandosi”
Quanto poi “all’embargo del gas”, ha continuato Draghi, “non è ancora e non so se sarà mai sul tavolo ma quanto più diventa orrenda la guerra tanto più i paesi alleati in assenza di una diretta partecipazione alla guerra si chiedono cosa può fare questa coalzione per indebolire la Russia e farla smettere e permette a Kiev di sedersi al tavolo della pace“. E proprio perché al momento “la situazione è in divenire”, anche l’embargo del gas non è detto che debba necessariamente essere “un’ipotesi al momento oggetto di discussione per cui la situazione sta modificandosi”.
Draghi: “Senza il gas russo fino a fine ottobre siamo coperti, le conseguenze non le vedremmo fino all’autunno”
Dunque, almeno per ora, ”Non c’è niente di questo”. Anche senza il gas russo “fino a fine ottobre siamo coperti, le conseguenze non le vedremmo fino all’autunno“. Lo ha assicurato qualora si palesasse il rischio di interruzione delle forniture da parte di Mosca.
Conte sul Def: “Condividiamo, ma le risorse sul fronte degli interventi per famiglie, lavoratori e imprese non sono sufficienti”
Entrando invece nello specifico del documento di economia e finanza approvato poco prima, il leader M5s, Conte, ha ribattuto che ”Le scelte del Def sono condivisibili, ma le risorse sul fronte degli interventi per famiglie, lavoratori e imprese non sono sufficienti: è evidente che i 5 miliardi messi in campo non possono rappresentare una risposta adeguata alle enormi sfide che abbiamo di fronte. Per questo continuiamo a credere che una misura come lo scostamento di bilancio sia in prospettiva inevitabile per difendere la nostra economia e tutelare il potere di acquisto dei cittadini“.
Per il ministro Franco: “L’andamento dei conti l’anno scorso è stato migliore delle attese, anche quest’anno è piuttosto buono”
Il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha riassunto la situazione spiegando che ”L’andamento dei conti l’anno scorso è stato migliore delle attese, anche quest’anno è piuttosto buono“. Dal canto suo il governo, ha rimarcato il responsabile del Mef, “ha fissato il deficit tendenziale 5,1 e confermato gli obiettivi di finanza pubblica della Nadef del 5,6%. Una scelta di prudenza, che consente un margine di azione di mezzo punto prodotto, che verrà usato in una manovra espansiva per spingere la crescita“.
Il ministro Franco: “Questo è picco del costo dell’energia, in futuro difficilmente resterà per periodi molto lunghi a questo livello”
D’alba parte, ha ammesso il ministro, è innegabile che “Molte imprese stanno soffrendo moltissimo per l’aumento del costo dell’energia. Questo ha un impatto enorme sui costi di produzione. Dobbiamo però anche tenere a mente che questo è picco del costo dell’energia, in futuro difficilmente resterà per periodi molto lunghi a questo livello. Il governo è intervenuto ripetutamente con aiuti alle imprese, vedremo se andranno rafforzati“. Tuttavia, ha poi osservato ”Le imprese stanno soffrendo moltissimo, che questo sia paese dove non convenga produrre è un’altra storia…“.
Il ministro Franco: “Abbiamo esteso fino al 2 maggio l’abbattimento di 25 centesimi dell’accisa su benzina e gasolio”
Infine, ha tenuto a rimarcare ancora Franco, ”Oggi ricordo che con decreto ministeriale firmato da me e dal ministro Cingolani abbiamo esteso di 10 giorni l’abbattimento di 25 centesimi dell’accisa su benzina e gasolio utilizzando il sovra-gettito iva, quindi l’abbattimento dell’accisa viene esteso da oggi al 2 maggio”.
Max