L’amaro messaggio nella segreteria: “Abbiamo finito ora, era l’ultima distribuzione…”
Una voce in segreteria, impastata di rabbia ed amarezza, un messaggio crudo, che pur non essendo un doloroso commiato (almeno si spera), risuona ugualmente perentorio: al momento la distribuzione ‘deve’ finire qui…
Di cosa stiamo parlando, di quale distribuzione e, soprattutto, chi è che parla?
Lui è Fosco Ieva (classe ’68), pastore Evangelico ma, sopratutto, presidente dell’Associazione ‘Vivere la Gioia’ (https://www.facebook.com/vivere.lagioia), operativa e stimata nel quartiere della Magliana dove, da diversi anni, promuove ed attua l’assistenza ed il sostegno alle categorie sociali disagiate, con particolare attenzione agli anziani, alle famiglie indigenti, ai bambini, così come ai portatori di handicap, e agli stranieri in difficoltà.
Grazie anche al prezioso contributo di 40 persone, volontari provenienti anche da altre aree della Capitale, debitamente organizzate in turni e tipologia di servizio (tra carico e scarico derrate, distribuzione pasti, trasporto pasti, etc), l’associazione ‘Vivere la Gioia’ riesce a gestire un magazzino di 100 mq, una mensa costituenda di 80 mq (esclusa la cucina), per una capienza di 50 coperti circa.
Mai domo, un furgone Fiat capace di 10 quintali di carico, fa da spola tra la storica sede dell’ex scuola Quartararo, e le numerose aziende che negli anni hanno assicurato il loro generoso contributo, donando generi alimentari – e di cura per la persona – di prima necessità.
Uno sforzo immane che contribuisce al sostentamento di qualcosa come 300 famiglie dell’XI Municipio.
‘Vivere la Gioia’: “Il Municipio ci ‘sfratta’, dislocherà qui i suoi uffici”
Purtroppo il destino ci ha messo il peggio di sé, come più volte denunciato in queste ultime settimane da Fosco: “Non abbiamo più possibilità di agire nei locali che avevamo come magazzino presso la ex Scuola Quartararo di via della Magliana, 296. Il Municipio deve completare i lavori di rifacimento della struttura, per poi trasferire proprio lì i suoi uffici. Al momento non ci è stata ancora assegnata una sede dove organizzare il nostro magazzino, necessario allo stoccaggio e poi alla distribuzione delle derrate alimentari. Stiamo cercando a tutti i livelli (Istituzionali, Enti vari, Privati), possibilità alternative”.
‘Vivere la Gioia’: il paradosso di un Municipio commissariato e per nulla collaborativo
Pensate il paradosso: il Municipio, e dunque le istituzioni (teoricamente deputate a dare una mano a chi ne abbisogna), piuttosto che agevolare e supportare il servizio ‘gratuito’ assicurato da ‘Vivere la Gioia’, invitano invece questa struttura solidale a ‘sloggiare’, senza prima garantirgli in alternativa uno spazio ugualmente idoneo, per continuare a dare una mano ai più bisognosi del quartiere. Tra l’altro, essendo il Municipio in questione commissariato, è la stessa Raggi in qualche modo a risponderne!
‘Vivere la Gioia’: i media hanno sposato la causa, e la Sindaca ‘ha saputo’
Fosco Ieva ed i suoi, grandi ‘combattenti’, in questi giorni non hanno mai smesso di lottare, rivolgendosi a tutti. I media, fra giornali, radio ed emittenti locali, hanno da subito sposato la causa di ‘Vivere la Gioia’, contribuendo ad amplificare questo disperato Sos lanciato dall’Associazione. Dal canto suo, spiega ancora Fosco, è stato tentato di tutto per sensibilizzare i nostri ‘istitutori’: “Al Campidoglio è stata presentata una Interrogazione ed è in via di presentazione una mozione di tutte le forze politiche”. E’ partita anche una petizione online (https://www.change.org/unacasaperviverelagioia), per allargare la questione, ma al momento non è ancora successo nulla.
‘Vivere la Gioia’: lasciando la Magliana abbandoniamo 1.000 persone indigenti
Dunque, nonostante i ripetuti appelli, la ‘campagna mediatica’, la petizione online, l’interrogazione alla Sindaca, e le ripetute lettere inviate alle istituzioni, come dicevamo, ad oggi non si è ancora presentato nessuno, se non per comunicare ‘l’invito’ a lasciare le mure della sede: “Considerata la destinazione della struttura della ex scuola Quartararo – spiega Fosco – ci è stato chiesto di lasciare le stanze libere e di non poter più fare la distribuzione alle famiglie presso la medesima struttura. Fino ad oggi non ci è stata prospettata una struttura idonea per poter essere utilizzata sia come magazzino sia per operare la distribuzione. Quello che è nostro interesse capire se c’è una volontà anche di tipo sociale di poter aiutare la nostra Associazione nell’operare in questo senso. Aiutare noi significa aiutare oltre 1.000 Cittadini (tra adulti e bambini) che vivono in povertà e necessità”.
‘Vivere la Gioia’: dover ricominciare in un altro quartiere sarebbe come un tradimento
Il problema è che ‘allontanando’ la sede dell’Associazione dalla Magliana, difficilmente quanti ‘serviti’ attualmente dal provvidenziale servizio di aiuto, potranno raggiungerla.
Quindi, il cruccio più grande per l’Associazione, è quello di dover ricominciare da capo altrove, con nel cuore un macigno: quasi una sorta di ‘senso di tradimento’ nei confronti della famiglie della Magliana, con le quali i volontari hanno ormai un rapporto di grande amicizia ed affetto: “Probabilmente ‘Vivere la Gioia’ sarà costretta a non poter più aiutare le famiglie del Municipio XI – spiegano infatti non senza disappunto alcuni volontari – costringendoci a dover bussare alle porte di altri Municipi, disposti a darci lo spazio adeguato. Ma se questo questo comporterà a noi di continuare a svolgere il nostro servizio di beneficenza – tengono a rimarcare i volontari – di contro vedrà penalizzati molti dei ‘nostri’ nuclei che non potranno più venire a ritirare il pacco per la distanza…”
‘Vivere la Gioia’: dal 2003 aiutiamo oltre 250 famiglie, disabili, anziani, e senzatetto
Come abbiamo infatti spiegato, qui alla Magliana sono numerose le famiglie assistite, come racconta il presidente di ‘Vivere la Gioia, “Dal 2003 è iniziato il nostro servizio di assistenza ed aiuto verso i più ‘deboli’. Attualmente circa 1.000 persone sono da noi assistite. Parliamo di oltre 250 famiglie indigenti della zona. Per lo più, si tratta di nuclei con prole numerosa, ragazze madri, donne separate con figli, pensionati sociali, portatori di handicap, ecc.”
Ma non solo, come aggiunge ancora il presidente, “Raggiungiamo anche altre 200 famiglie sparse nel territorio del Comune e della Provincia di Roma, tramite altre 8 Associazioni e gruppi di volontari in rete con noi”. Inoltre, aggiunge il pastore Evangelico, “Dal 2004 abbiamo cominciato a svolgere un servizio di assistenza alle persone senzatetto. Per queste persone prepariamo pasti caldi (pasta o minestra, trasportato con thermos), latte, the, biscotti e frutta. Quando possibile forniamo anche vestiario e coperte. Ogni anno siamo presenti alla Cena di Natale, che si svolge davanti la Stazione Ostiense per circa 300 persone”.
‘Vivere la Gioia’: “Non ci arrendiamo e continuiamo a cercare una nuova sede qui vicino”
Insomma, con l’ultima distribuzione di venerdì, sui reali ed impellenti bisogni di centinaia di famiglie – oltretutto, ulteriormente inguaiate dall’emergenza sanitaria– è improvvisamente calato un velo nero. Tuttavia Fosco Ieva non demorde e, cercando in qualche modo di non ‘allontanarsi più di tanto’ dalla Magliana, sta cercando ubicazione in quartieri vicinissimi: “Abbiamo visitato in via ufficiosa un seminterrato in viale Marconi. Ma non è adatto per scaricare i beni alimentari, manca la corrente elettrica ed è inutilizzato da troppi anni, invaso dai ratti. Una presa in giro. La Raggi ci ripensi, e magari venga con noi a distribuire beni alimentari…”.
Una proposta mica sbagliata quella di Fosco Ieva, vista l’imminenza delle comunali e le ambizioni della Sindaca (che mira al ‘bis’), chissà che dando una mano – anche ‘fisicamente’ – a ‘Vivere la Gioia’, la Raggi riesca a recuperare quella valanga di voti che quotidianamente continua a perdere trascurando le ‘vere’ realtà locali della Capitale…
‘Vivere la Gioia’: l’appello del presidente Fosco Ieva
‘Vivere la Gioia’: i generosi volontari dell’associazione solidale
‘Vivere la Gioia’: i residenti della Magliana in fila per la distribuzione
Max