Vittoria Lega in Trentino, scardinata un’altra roccaforte Pd

La sinistra sembra ancora proseguire il suo lento declino, avviato dopo la sconfitta delle elezioni nel marzo scorso. A rimetterci è il faro della sinistra italiana, il Pd, che sta perdendo potere non solo a livello nazionale, ma anche a livello locale. Chi ne trae vantaggio è la Lega, il partito dell’allenza di centrodestra, formato da Forza Italia e Fratelli d’Italia, che è risultato vincitore delle ultime elezioni, insieme ai 5 stelle. Ora ottiene un nuovo trofeo da mettere in bacheca. Infatti il Trentito Alto Adige, dopo anni di guida sotto partiti di sinistra, è passato nelle mani del Carroccio. Era dalla fine della seconda guerra mondiale infatti che non accadeva una cosa del genere. Così è stato abbattuto anche il “muro di Trento” e per la prima volta la destra, reduce dai festeggiamenti per la vittoria a Bolzano, conquista la regione del Trentino. Il suo nuovo governatore sarà il sottosegretario alla Salute leghista Maurizio Fugatti. Fugatti è stato appoggiato da altre otto liste di destra, superando la soglia del 46% dei voti, facendo rimanere l’ex senatore del Pd Giorgio Tonini, sostenuto da altre due liste di sinistra e di centro, al 25%. I risultati dicono che Fugatti ha vinto, conquistando 124.590 voti, di cui 3.684 sono andati al presidente. Il Carroccio quindi sarà la nuova guida anche in provincia di Trento, così come governa la vicina Lombardia, Veneto e Friuli Venezia-Giulia. Stroncato dalle elezioni anche il presidente uscente Ugo Rossi, facente parte del patito autonomo Patt. Alle elezioni trentine di cinque anni fa, sostenuto anche dai dem, il centrosinistra autonomista era arrivato al 58%. Rossi, dopo aver troncato con il Pd, si è presentato da solo con il Patt, ma non è andato oltre il 12%.I Cinque Stelle, alleati di governo con la Lega, hanno registrato un calo importante in Trentino: il loro candidato, Filippo Degasperi ha sfiorato solamente il 7%, rispetto all’ oltre il 19% che il movimento aveva segnato la scorsa primavera. La Lega, che nel 2013 era al 6,2% e aveva conquistato un solo seggio, ha più che quadruplicato il suo elettorato, ora al 27,09%, vincendo il super-premio di maggioranza. Negli altri dati: Il Pd (che era al 22% cinque anni fa) flette sensibilmente e scende al 13,9%. A seguire il Patt col 12,59% e il M5s con il 7,23%.”Abbiamo fatto la storia – esulta così un entusiasta Maurizio Fugatti – ora cambiamo anche il Trentino”.Il risultato di Trento promette di pesare anche a Bolzano e a livello regionale. In Alto Adige la Lega si pone interza posizione tra i partiti, il primo degli italiani, ponendo solo 4 consiglieri provinciali. La crisi Svp, scesa al minimo storico di 15 seggi, impone al partito di raccolta di lingua tedesca di cercare almeno 3-4 voti tra le forze italiane. Un accordo complessivo Svp-Lega in Alto Adige e in Regione, annunciato alla vigilia, è dato ormai praticamente fatto. In tale quadro vengono considerati “più facili” anche i rapporti con Trento e con Roma, dove il Carroccio è al governo. Anche da Trento emerge così uno spostamento dell’elettorato sempre più a destra, con un voto politicamente contro l’Unione europea, che negli ultimi giorni ha messo sotto processo l’Italia per lo sforamento della legge nazionale di bilancio. In crescita invece la tensione Lega-M5S, con i grillini che sembrano gli unici a pagare il conto delle incertezza di governo a Roma.