Truffe sulle bollette. Esplode un vero e proprio caso a Viterbo. Ben 300 vittime nella Tuscia di quella che si sta estendendo, a macchia d’olio, come una pericolosa ondata di brogli, tale da far sollevare cittadini e associazioni di categoria.
Altro che rincari a Viterbo. Oltre al problema, evidente e generalizzato, delle bollette salate, molti cittadini si sono ritrovati vittime di inganni e raggiri di chi prometteva la soluzione per pagare meno, molto di meno, le utenze di luce e gas. Abili truffatori capaci di sfruttare il difficile momento economico di tante famiglie per colpirle. Così, da settimane imperversa il fenomeno delle truffe ai danni dei contribuenti della provincia con un incremento negli ultimi giorni a dir poco esorbitante.
I cittadini vengono convinti da sedicenti addetti del servizio elettrico o di qualche società del gas ad accettare offerte telefoniche apparentemente convenienti, per poi ritrovarsi con un nuovo contratto, il più delle volte a loro insaputa, e molto più caro del precedente.
Le associazioni dei consumatori, termometro dei disagi di famiglie e imprese dopo l’aumento dei costi dell’energia si dichiarano preoccupate in tutta la Tuscia.
Antonio Nobili, presidente provinciale della Confconsumatori afferma: i nostri uffici non si occupano d’altro. Famiglie di 6 persone costrette a pagare 2.000 euro di gas, pensionati con oltre 1.000 euro di luce. A soffrire soprattutto i nuclei familiari numerosi e monoreddito, costretti a veder azzerare riserve e fidi o a cospicue rateizzazioni delle bollette. Tra le soluzioni proposte, ricalcoli o procedure per il sovraindebitamento, per cui però servono avvocati e pronunciamenti dei giudici. In bilico anche piccole attività e artigiani. Senza interventi di defiscalizazione, c’è il rischio della moria di tante piccole imprese.