Tari sempre più salata a Viterbo: +25,4% in cinque anni. La tassa sui rifiuti per i viterbesi cresce senza sosta. Tra il 2017 e il 2021 nella città dei papi l’importo è aumentato del 25,4%.
Un dato che colloca il capoluogo della Tuscia al quinto posto tra le città dove si sono registrati gli incrementi maggiori, molto sopra della media nazionale (+6,7%), con una crescita, solo nell’ultimo anno del 3,9%. In pratica, nel 2021 una famiglia viterbese ha versato oltre 280 euro.
Malgrado gli aumenti, in termini assoluti, l’importo della Tari viterbese è più basso rispetto alla media nazionale (309 euro) e, comunque, il più basso nel Lazio. E’ quanto emerge da uno studio del Servizio Lavoro Coesione e Territorio della Uil relativo ai costi della tassa sui rifiuti in 107 città capoluogo di provincia. L’aumento registrato a Viterbo in cinque anni è di circa 56 euro: una curva in crescita costante.
Lo studio ha evidenziato incrementi maggiori solo in altre quattro città italiane: Vibo Valentia (+49,1%), Crotone (+36,8%), Bolzano (+33,9%) e Imperia: +27,8%.
Quanto al resto della Regione, Frosinone è la terza città in Italia con le diminuzioni percentuali maggiori: -22,7%, Rieti -6 % in un solo anno, appena sopra la media Latina: +7,%. Nella Capitale, aumenti contenuti: in un lustro, + 4,6 per cento.