“Pur di riassegnare il vitalizio a Roberto Formigoni il centrodestra al Senato ha piegato, interpretato a piacimento e stravolto norme e regolamenti”. A scriverlo su Facebook è il reggente M5S Vito Crimi. “La decisione presa in Commissione contenziosa dai senatori Caliendo (Forza Italia), Pillon e Riccardi (Lega) rischia di causare un ignobile effetto a cascata: ora – scrive il pentastellato – potranno tornare a chiedere il vitalizio anche i senatori condannati per mafia o terrorismo. È obbligatorio domandarci se questo effetto collaterale sia casuale oppure voluto, perché quando si tratta di fare i furbi e calpestare i diritti e i doveri, questa gente te la ritrovi sempre in prima fila”.
“Tutto questo è inaccettabile e il MoVimento 5 Stelle non starà a guardare la casta mentre cerca di riprendersi dei privilegi che sono uno schiaffo alla dignità di tutti quei cittadini che dalla politica si aspettano un briciolo di onestà”.
“Se dentro al Parlamento il centrodestra agisce in questo modo, all’esterno usa i suoi media per cercare di mistificare la realtà e rivoltare la frittata, arrivando ad attaccare la nostra Paola Taverna che ha il solo demerito (per loro) di aver contrastato e cercato di fermare questa ignobile operazione”, aggiunge Crimi.
“A lei e ai colleghi che si stanno battendo va il mio ringraziamento e la mia solidarietà. Siamo di fronte a persone senza etica e scrupoli, ma questa non la devono passare liscia. Per prima cosa mi auguro vivamente che il Senato faccia ricorso rispetto alla decisione presa dalla Commissione contenziosa”.
“Invito poi le forze politiche a farsi sentire, a prendere le distanze da questo blitz e a battersi per impedire il ritorno a un passato incivile e indegno che questo Paese non deve più vivere”.