Visita periodica ed esercizio fisico. Sono le chiavi di volta per la salute articolare delle persone con emofilia, malattia rara della coagulazione che ha fra le sue complicanze più frequenti proprio i problemi delle articolazioni. A ricordare i due punti imprescindibili per la prevenzione e la buona qualità della vita degli emofilici è Christian Carulli, specialista in Ortopedia e Traumatologia dell’università di Firenze intervenuto all’incontro on line ‘L’alleanza tra l’ematologo, l’ortopedico e il fisioterapista’, promosso dall’associazione Toscana emofilici, in occasione dell’ottava tappa nella Regione del tour di ‘Articoliamo’, campagna sostenuta da Sobi con il patrocinio di FedEmo.
“La visita periodica della persona con malattia emorragica – sottolinea Carulli – ha valore pieno e positivo se si tratta valutazione ematologica, ortopedica e riabilitativa non casuale, che non viene fatta cioè solo in caso di necessità, ma come appuntamento periodico. Questo permette di individuare alterazioni asintomatiche della funzione coagulativa e muscoloscheletrica, oltre a mantenere affiatamento tra paziente ed équipe multidisciplinare. L’esercizio fisico e la cultura del movimento – esorta – sono aspetti da curare per guadagnare salute fisica, fare prevenzione e trattamento specifico”.
Carulli sottolinea anche l’utilità dei corsi a distanza per l’esercizio fisico, che abbiamo imparato ad apprezzare in questo periodo di emergenza. “Si tratta di un’arma in più. Non perché ci aspettiamo altre pandemie – dice il medico – ma perché può aiutare anche semplicemente quando non si vuole andare in palestra perché magari piove o fa freddo. Chiaramente manca la parte divertente della socialità, ma il muscolo ne beneficia lo stesso. E’ un’eredità che questa esperienza, negativissima, della pandemia, ci lascerà”. Per meglio supportare gli emofilici con programmi di allenamento specifici sul sito di ‘Articoliamo’, nella sezione AllenArti (le altre sono InformArti; AmArti; DeliziArti; AscoltArti) sono disponibili esercizi ad hoc, messi a punto da Elena Boccalandro fisioterapista, osteopata e posturologa del Centro Emofilia e Trombosi A. Bianchi Bonomi, Fondazione Irccs Ca’ Granda, ospedale Maggiore, Milano.