“I casi di infezioni respiratorie nei bambini piccoli, come quelle da virus respiratorio sinciziale (Rsv), sono in aumento”. Scriveva così l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito in uno dei suoi avvisi, il 20 ottobre. L’ultimo diffuso via social ai ‘sudditi’ della Regina è di oggi: spiega che questo virus, che sta facendo registrare diversi ricoveri fra i più piccoli in Italia, “può essere più grave per i bambini prematuri, i neonati di età inferiore ai 2 mesi” o i bimbi “che hanno problematiche di salute preesistenti che li mettono più a rischio”, e invita a prestare attenzione ai sintomi e a informarsi su trasmissione, prevenzione e trattamento.
Secondo l’ultimo bollettino sulle infezioni respiratorie, in Inghilterra la positività al virus respiratorio sinciziale (Rsv) nell’ultima settimana monitorata dall’autorità sanitaria è leggermente diminuita: dall’8,9% della settimana precedente all’8,4%, con la punta più alta toccata proprio nei bambini sotto i 5 anni (0-4 anni), dove si viaggia su quota 20,9%. L’andamento delle positività settimanali in Gb ha avuto un picco qualche settimana fa e ora continua su livelli alti, visto che il virus Rsv è la seconda voce dopo i rinovirus.
A testimonianza dell’intensa attività dei virus respiratori fra i più piccoli, appena qualche giorno fa nell’Irlanda del Nord il Royal Belfast Hospital for Sick Children ha comunicato di aver dovuto rinviare 14 interventi chirurgici programmati dal primo ottobre, perché la struttura sanitaria è sotto pressione da settimane con un numero crescente di bambini ricoverati con infezioni respiratorie. In solo un giorno, riportano i media locali, in 184 si sono presentati al Pronto soccorso, il numero più alto registrato.
L’Irlanda del Nord sta vivendo un tasso molto alto di infezioni toraciche e respiratorie, numeri – riportava per esempio la ‘Bbc’ online – che normalmente si osservano dopo Natale. E c’è anche un numero significativo di bambini che deve essere ricoverato. Viene riportato un grande aumento della bronchiolite, l’infezione respiratoria causata dal virus respiratorio sinciziale. Colpisce i neonati e i bambini di età inferiore ai 2 anni nella maggior parte dei casi in una forma non grave che si risolve entro 2 o 3 settimane, ma alcuni piccoli sviluppano sintomi più severi e necessitano di cure ospedaliere e di ricevere ossigeno.
Alcuni esperti riferiscono che stanno assistendo a un “picco di casi”, come riportano da una struttura di Londonderry. L’anno scorso, ha spiegato Sandy Nelson, medico del Dipartimento di Emergenza, citata dalla Bbc, “abbiamo praticamente avuto zero bronchioliti, con il lockdown, l’uso di mascherine, l’igiene e il fatto che i bambini non si ‘mescolavano’ tanto come fanno normalmente, quindi non abbiamo visto quasi nulla. Ora stiamo vedendo i bambini che avrebbero dovuto infettarsi l’anno scorso, e quelli che avrebbero preso il virus quest’anno, quindi stiamo praticamente ricevendo il doppio dei pazienti che normalmente ci aspetteremmo”.