“E’ stata una scelta compiuta dalle forze politiche all’inizio della consiliatura, nella distinzione dei ruoli tra maggioranza e opposizione, quella di coinvolgere tutte le forze in alcune commissioni. Una cosa positiva perché ci si assume un impegno sulle sfide più generali della città. Oggi la nomina di due presidenti della lista Calenda e del M5s hanno visto il coinvolgimento delle opposizioni”. Così ha commentato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, l’elezione di Virginia Raggi (grazie agli 11 voti su 12 dei componenti della commissione speciale capitolina) a presidente della commissione speciale Expo 2030.
Ovviamente, più di qualcuno ha pensato che tale nomina sia in buona parte una sorta di ‘ringraziamento’ alla Raggi, per l’impegno profuso per la candidatura della Capitale all’Expo 2030, tesi che il neo sindaco tiene invece a ‘correggere’ con uno ‘spocchioso’: “Io ho sottoscritto il Patto con tutti gli altri candidati a sostegno della candidatura di Roma all’Expo, non è una novità”
La notizia è stato subito salutata non senza gocce di vetriolo, da diversi consiglieri comunali, Luciano Nobili, deputato di Italia viva, ha scritto su Fb: ”Ottime notizie dal Campidoglio. A guidare la commissione su Expo 2030 è stata scelta Virginia Raggi (che neanche può partecipare alle riunioni perché senza green pass). Quando si dice premiare il merito“. Ed ancora: ”Un plauso ai consiglieri di Italia viva, Valerio Casini e Francesca Leoncini, gli unici a non avallare questa follia”.
Max