Prende coraggio e racconta alla mamma le violenze e i soprusi subiti da parte del ex fidanzato e da un suo amico, allora entrambi minori.
Manipolata dal fidanzatino che agevolato dai sentimenti che al tempo la ragazza provava, veniva accompagnato ad ogni appuntamento da un suo amico, quello che sembrava essere un principio di amore e un rapporto di amicizia si trasforma in un incubo. I due assumono il ruolo degli aguzzini che umiliandola costantemente la costringono ad avere rapporti sessuali e a consegnargli la paghetta settimanale, spesa poi al videopoker.
I due ragazzi sono stati arrestati, dai carabinieri di San Giovanni Valdarno e di Montevarchi, con le accuse di violenza sessuale di gruppo, minacce e atti persecutori.
Un incubo durato circa un anno tra manipolazioni, violenze fisiche e psicologiche, che raggiungono il loro apice il giorno dello stupro. Condotta in un luogo isolato, a turno, l’hanno costretta ad un rapporto sessuale. La paura spinge la ragazza al silenzio, mentre i due hanno continuato ad estorcerle denaro, minacciandola che se avesse raccontato l’accaduto sarebbe stato peggio per lei. La ragazza terrorizzata dallidea che potesse esserci qualcosa di peggiore di quello che stava passando si rifugia nel silenzio totale. Ma al termine della relazione e passati circa due anni arriva il giorno della confessione alla madre e alla denuncia ai carabinieri.