“Il report dei dati 2023 elaborato da D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, conferma l’importanza e il valore delle case rifugio, dei centri e degli sportelli antiviolenza, veri presidi territoriali cui le donne possono rivolgersi con la certezza di aiuto e sostegno a fronte di una sofferenza inaudita che le segnerà per tutta la vita. Ecco perché è necessario agire su più fronti parallelamente, in un percorso condiviso con tutti i soggetti preposti. Innanzitutto è necessario rafforzare ulteriormente la rete dei consultori e dei centri antiviolenza, chiedendo urgenti politiche nazionali di sostegno, dato che ancora oggi moltissime strutture basano il loro lavoro in modo prevalente sulle associazioni di volontariato. Inoltre, sebbene i dati del report siano confortanti, registrando un aumento degli appartamenti a disposizione per accogliere donne vittime di abusi, dobbiamo constatare la necessità di alimentare ulteriormente l’offerta, visto che sono ancora centinaia le donne – da sole o con figli – che non hanno potuto trovare ospitalità. In questo senso sono molto contenta del risultato ottenuto in Città Metropolitana con l’apertura della prima casa di semi-autonomia a Grottaferrata, intitolata a Giulia Cecchettin”, dichiara Tiziana Biolghini, delegata Politiche Sociali e Pari Opportunità in Città Metropolitana e vice presidente Commissione consiliare Politiche Sociali.
“Un altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione è quanto confermato dal report: l’autore di violenza sulle donne è quasi sempre il partner o l’ex partner (74,2%), un uomo che ha – o ha avuto – una relazione affettiva con la donna. Questo ci porta come Roma Futura a proseguire con determinazione nel coinvolgimento dei giovani, delle istituzioni e delle associazioni cittadine, affinché la sensibilizzazione e l’educazione al rispetto reciproco siano sempre un tema all’attenzione del nostro lavoro politico quotidiano. Non ci stancheremo mai di chiedere che in questo percorso condiviso le scuole siano uno dei protagonisti più attivi con la realizzazione di progetti di educazione all’emotività, affettività e sessualità, perché solo con l’educazione si possono formare e crescere adulti consapevoli. Colgo l’occasione per ringraziare la presidente di Donne in Rete, Antonella Veltri, per questa ulteriore e importante indagine conoscitiva” conclude la consigliera Biolghini.
Max