La violenza contro le donne continua a essere un enorme problema nel nostro Paese, a confermarlo sono tanti studi presentati a ridosso della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra ogni 25 novembre.
Secondo i dati Istat nel 2024 il 1522, numero antiviolenza a cui ci si può rivolgere per chiedere aiuto, ha visto un aumento delle chiamate superiore all’80%. Si è passati da 2.331 chiamate nei primi tre mesi del 2023 a 17.880 chiamate nel primo trimestre del 2024. A causare questa impennata sono state anche le campagne di sensibilizzazione e l’attenzione verso alcuni casi di cronaca che hanno diffuso una maggiore consapevolezza sulla pericolosità di atteggiamenti violenti e stalking.
Il fenomeno è intergenerazionale, come dimostra la ricerca “Giovani voci per Relazioni Libere” effettuata da Differenza Donna. Il 39% dei ragazzi intervistati, di età compresa tra i 14 e i 21 anni, ha riconosciuto di avere subito una violenza.
Tra i giovani è diffusa l’accettazione di comportamenti come la gelosia, considerata una dimostrazione d’amore dal 45% di chi ha tra i 14 e i 15 anni. E il 19% dei ragazzi accetta persino di essere geolocalizzato dal partner.
Riguardo l’identità dell’aggressore è bene ricordare che nell’87% dei casi si tratta di un conoscente, di questi il 30% è costituito da un familiare. L’80% delle violenze sono compiute da italiani.
Non Una di Meno ha organizzato due manifestazioni nazionali per il 23 novembre, a Roma, dove la partenza sarà da Piramide, e a Palermo, che partirà da piazza Indipendenza.
L’articolo Violenza contro le donne, in un anno +80% di telefonate al 1522. Sabato le manifestazioni proviene da Notizie da TeleAmbiente TV News.