Nelle scorse settimane si è raggiunta la faticosa tregua di Minsk stipulata tra i Paesi di Germania, Francia, Ucraina e Russia. La tregua prevede l’immediato cessate il fuoco da parte di entrambe le fazioni in guerra, esercito ucraino e filorussi e il ritiro delle armi pesanti. Tuttavia, la tregua è instabile nella città nell’est dell’Ucraina, Debaltsevo, dove si continua a combattere. Migliaia di soldati ucraini sono circondati dalle truppe filorusse che assediano la città. Secondo la polizia, i combattimenti sono ovunque, in ogni strada e in ogni quartiere. I miliziani filorussi sostengono di aver preso il controllo di una parte della città, circa l’80%, a differenza il governo ucraino denuncia che la città è stata occupata da banditi e per ordine del presidente, Petro Poroshenko si deve continua a combattere. Debaltsevo è importante per i miliziani, perché è un fondamentale nodo ferroviario nella zona occupata del Donbass. Anche l’Osce, avverte che nella città di Debaltsevo si viola la tregua raggiunta a Minsk. L’Osce è l’organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, per la prevenzione e la gestione della crisi dovute ai conflitti. Anche se, il portavoce del consiglio di sicurezza di Kiev, Andriy Lysenko, afferma di essere pronto al ritiro delle armi dalla regione del Donbass, se sarà rispetto il cessate il fuoco. Ci sono preoccupazioni anche da parte degli Stati Uniti, il quale il Dipartimento di Stato si dichiara gravemente preoccupato per la situazione nella città di Debaltsevo. La cancelliera tedesca, Agenla Merkel ha rivendicato, ” la realizzazione degli accordi di Minsk”, quindi auspica l’intervento del presidente russo, Puntin affinché usi la propria influenza per l’immediata conclusione degli scontri e il cessate il fuoco delle truppe filorusse. Ultime notizie riferiscono che, i solati ucraini hanno iniziato a ritirarsi dalla città, lasciando il controllo alle truppe filorusse. Il governo di Kiev avverte che se, la tregua di Minsk sarà violata ci saranno gravi conseguenze e sarà minacciata non solo l’integrità dell’Ucraina, ma la sicurezza del mondo.
